49
Niente zaino nè libri, ma pala e stivali per due classi dell'istituto Buzzi, la 5 A e la 5 E, che martedì e mercoledì hanno deciso di andare ad aiutare le famiglie alluvionate di Campi Bisenzio, invece che recarsi a scuola.
Una decisione presa sull'onda dell'emozione e, soprattutto, del senso civico verso chi ha perso tutto. "Stare in classe quando a poca distanza da noi ci sono persone che hanno bisogno – raccontano – non ci sembrava giusto, così ci siamo organizzati e siamo partiti". Gli studenti della 5A sono andati in autobus, gli altri in macchina caricando nel baule l'attrezzatura necessaria. "Già durante il viaggio – raccontano – abbiamo visto i danni dell' alluvione, poi quando siamo riusciti ad arrivare lo scenario è stato ancora più sconfortante: in alcune zone c'era ancora acqua nei garage e mancavano le pompe. L'unica soluzione è stata quella di fare una catena umana e con i secchi abbiamo cercato di svuotare il più possibile".
Per qualcuno è stata la prima volta che ha deciso di fare volontariato, per altri invece è la consuetudine, per tutti è rimasto il senso di aver fatto qualcosa di utile. "Abbiamo visto la gratitudine delle persone, ma soprattutto abbiamo capito che il nostro lavoro è stato utile. E' stato faticoso, ma ne è valsa la pena".
Una decisione presa sull'onda dell'emozione e, soprattutto, del senso civico verso chi ha perso tutto. "Stare in classe quando a poca distanza da noi ci sono persone che hanno bisogno – raccontano – non ci sembrava giusto, così ci siamo organizzati e siamo partiti". Gli studenti della 5A sono andati in autobus, gli altri in macchina caricando nel baule l'attrezzatura necessaria. "Già durante il viaggio – raccontano – abbiamo visto i danni dell' alluvione, poi quando siamo riusciti ad arrivare lo scenario è stato ancora più sconfortante: in alcune zone c'era ancora acqua nei garage e mancavano le pompe. L'unica soluzione è stata quella di fare una catena umana e con i secchi abbiamo cercato di svuotare il più possibile".
Per qualcuno è stata la prima volta che ha deciso di fare volontariato, per altri invece è la consuetudine, per tutti è rimasto il senso di aver fatto qualcosa di utile. "Abbiamo visto la gratitudine delle persone, ma soprattutto abbiamo capito che il nostro lavoro è stato utile. E' stato faticoso, ma ne è valsa la pena".
Intanto domani che le lezioni sono sospese a causa dell'allerta meteo, i carabinieri della Val di Bisenzio hanno lanciato un appello a tutti i ragazzi, in modo particolare a quelli che frequentano la specializzazione tessile del Buzzi, a recarsi nelle zone industriali più colpite dall' alluvione per aiutare a liberare le aziende ancora invase dall' acqua. Una sorta di passaggio generazionale visto che queste imprese potrebbero diventare il luogo dove lavorare. All'iniziativa hanno anche aderito gli studenti del Rodari Cicognini.
aa
Edizioni locali: Prato