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“Tra quelle controllate, meno di un'azienda cinese su tre è in regola, mentre le altre sono aziende-fantasma oppure non pagano la Tari”. Lo afferma il consigliere comunale della Lega, Marco Curcio sulla base di una propria indagine in merito, presentata ieri, 5 novembre, durante la seduta della commissione Bilancio dedicata ai conti 2019 di Alia Servizi ambientali. Curcio ha presentato il suo dossier sugli "irregolari” della Tari basato sull'incrocio dei dati dei pagamenti Tari: “Ho richiesto e analizzato i dati dall’ufficio tributi del Comune di Prato con le visure camerali delle aziende non in regola. Il mio dossier è il frutto di un percorso iniziato un anno fa, ultimamente ci ho studiato anche la notte e il risultato è importante: i numeri parlano chiaro e confermano il segreto di Pulcinella, quello che tutti sanno, ma fanno finta di non sapere. Io – invece – non ho paura a dire come stanno veramente le cose, perchè i numeri sono questi”.
Secondo l'approfondimento fatto da Curcio, il 60% delle cartelle Tari non pagate sono riconducibili a cittadini di origine cinese. Quindi circa 5 degli 8 milioni di evasione Tari sono evasi da aziende cinesi presenti a Prato. "Anche dai risultati dei controlli effettuati dagli ispettori Alia ed Asl con il progetto Lavoro Sicuro della Regione, il risultato non cambia: solo il 30% delle ditte controllate risulta in regola con il pagamento della Tari, mentre nel 70% dei casi si tratta di aziende che non pagano o che addirittura non sono neppure iscritte, operando quindi come aziende fantasma. Questa situazione è inaccettabile e non può più essere tollerata: bisogna investire di più sul personale che fa i controlli, farne di più per ottenere risultati ancora migliori"
Da qui l'invito a proseguire e potenziare i sistemi di accertamento e di recupero già in essere: "Alia ha stipulato con il Comune un protocollo d’intesa, denominato Sismico, con il quale sono attivi filoni di controllo denominati Cerbero, Black-Friday e Cerbero Plus, proprio per vigilare sul pagamento della Tari e dai risultati si può dire che i controlli riescono a recuperare cifre importanti: i controlli aiutano a scovare i furbi e in molti casi si riesce a farli pagare”.
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