Erba non tagliata, proteste in città e in provincia. Montemurlo attacca Alia

Erba alta, in certi punti altissima. Nei giardini pubblici, a bordo strada, nelle aiuole e sulle rotonde. Da qualche settimana il territorio provinciale pratese è immerso in una giungla di verde incolto e trascurato. Le segnalazioni dei lettori sono davvero numerose e riguardano soprattutto i giardini pubblici cittadini, diventati impraticabili per grandi e piccini, ma anche per i cani che rischiano di portare a casa zecche e forasacchi. Un disagio non da poco in queste belle giornate di primavera che invitano a vivere all'aria aperta. Citiamo alcuni dei giardini segnalati dai cittadini: via Maggio 1898 a Vergaio e via Capitini a Galciana, ma il problema è diffuso.

Non va meglio a Montemurlo dove il sindaco Mauro Lorenzini, dopo aver chiesto scusa ai cittadini pubblicamente, è partito all'attacco contro Alia, l'azienda pubblica d'area metropolitana che oltre ai rifiuti gestisce questo tipo di servizio. Il problema dei ritardi sarebbe legato all'appalto, cambiato solo poche settimane fa dall'Ato Toscana Centro con tutto ciò che ne consegue in termini di lungaggini burocratiche e di "vuoti" nel passaggio tra vecchia e nuova ditta: "come amministrazione comunale abbiamo sollecitato più volte Alia, alla quale – secondo il contratto di servizio spetta la gestione del taglio dell'erba – a superare le difficoltà esistenti e a rispettare gli impegni presi. – afferma Lorenzini – Siamo consapevoli che questi problemi non riguardano solo il nostro Comune, ma quasi tutte le amministrazioni comunali gestite da Alia. Se la questione, però, non dovessero essere risolta in tempi brevi, interverremo direttamente noi come amministrazione comunale e non escludiamo di prendere provvedimenti per tutelarci e per far rispettare il contratto».

L'assessore all'Ambiente del Comune di Prato, Filippo Alessi, specifica che l'intervento di Ato per la modifica del capitolato d'appalto, ha si allungato i tempi, ma allo stesso tempo ha permesso ai cittadini di non ricevere un salasso di Tari. Il vecchio capitolato, prevedendo solo l'opzione dello sfalcio con raccolta dell'erba e conferimento al compost, avrebbe più che triplicato i costi a carico dei Comuni e quindi dell'utenza. Prato ad esempio sarebbe passata da 300mila euro a oltre un milione di euro. Un servizio migliore sul fronte qualitativo e ambientale ma troppo costoso. Con l'inserimento tardivo dell'opzione sfalcio "standard", sono state messe al sicuro le tasche dei cittadini. Alessi comunque assicura che il peggio è passato e presto tutto tornerà alla normalità: "Da una settimana sono operative 6 squadre in tutta la città che lavorano anche il sabato. Per ottimizzare il risultato abbiamo deciso prima di "sgrossare" e poi di rifinire con un secondo passaggio. Per il 7 maggio saremo in pari e l'emergenza sarà finita. Da quel momento in poi potrà iniziare il 2° taglio primaverile che quest'anno, a causa dei ritardi nel cambio d'appalto, si è quasi appaiato con il primo. Sempre il 7 maggio inizierà il taglio dell'erba lungo la ciclabile che da sempre viene programmato a maggio perchè considerato il periodo migliore. Quest'anno le condizioni meteo che hanno alternato pioggia e sole, rendono l'intervento tardivo. Ci dispiace per i disagi, ma cambiare quel capitolato era l'unico modo per evitare aggravi in bolletta". 

E.B.