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La Prefettura di Prato si è attivata per ricercare strutture e gestori in grado di ospitare almeno altre 350 persone per fare fronte al probabile arrivo di nuovi richiedenti asilo dai punti di approdo del Sud Italia. Il relativo bando di gara è stato pubblicato specificando che per 200 posti saranno privilegiate le singole unità abitative mentre per i restanti 150 si cercano strutture collettive con capienza massima ognuna di 50 persone.
La stessa Prefettura specifica che si tratta di un "fabbisogno individuato in relazione al numero di posti già attualmente disponibili in virtù di contratti in prossima scadenza nonché alla necessità di un congruo ampliamento della rete di accoglienza, per fare fronte alle eventuali esigenze anche di natura straordinaria e temporanea dei prossimi mesi".
Attualmente, come emerso durante il vertice di ieri mattina, le strutture attive sul territorio stanno ospitando 476 persone ma non c'è più margine di manovra, al punto che la prefetta Adriana Cogode, invitando i sindaci della provincia a ricercare nuovi spazi dove alloggiare gli arrivi che sono quasi quotidiani, ha paventato la possibilità di di chiedere a Opera 22 di installare delle tende all'interno dei propri Cas sfruttando gli eventuali spazi all'aperto presenti nelle varie strutture che gestisce.
Una possibilità che viene bocciata senza mezzi termini dal Pd: “L’ipotesi di installare delle tendopoli nei giardini e negli spazi esterni dei centri di accoglienza straordinaria è inaccettabile, oltreché inquietante – dice Maria Logli, coordinatrice della segreteria provinciale -. La destra ha sistematicamente smantellato il sistema di accoglienza, rendendo quasi impossibile, nonostante gli sforzi dei territori, una gestione ordinata e diffusa degli arrivi, capace di mettere al primo posto la dignità e la sicurezza dei migranti e di chi lavora per accoglierli. Cinque anni fa – prosegue – nei Cas di Prato c’erano quasi mille persone, e un territorio messo nelle condizioni di rispondere in maniera sistemica ai flussi. Se oggi, con poco meno di cinquecento persone nell'accoglienza straordinaria, si arriva a pensare alle tende, è proprio a causa del governo, che può così continuare a fare propaganda, in aperta violazione della Costituzione e delle Convenzioni internazionali".