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Dalla prossima settimana la redazione di Prato del Tirreno verrà chiusa e i giornalisti attualmente impiegati nella sede di piazza San Marco si trasferiranno in quella di Pistoia, da dove continueranno ad occuparsi della cronaca pratese. La chiusura della sede di Prato non avrà infatti ripercussioni dirette sull'edizione cartacea (dove da tempo le edizioni pratese e pistoiese sono già unificate) né sul sito internet che resterà come è adesso.
Tante le reazioni dal mondo politico e sindacale. "Ho appreso con molto dispiacere la notizia dell'imminente chiusura della redazione giornalistica pratese del Il Tirreno – dice il sindaco di Poggio a Caiano e presidente della Provincia Francesco Puggelli -. Spiace per i giornalisti che, giorno dopo giorno, si sono occupati di raccontare la politica, la cronaca e l'attualità del territorio pratese in prima persona, spiace per l'intera comunità che dal 1 febbraio perderà una presenza importante dell'informazione locale che da sempre contribuisce al pluralismo dell'informazione".
Sulla vicenda è intervenuto, ieri, anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini, esprimendo rammarico per "la chiusura della redazione di Prato, tra l'altro negli anni sempre più depotenziata nel personale giornalistico. Una scelta editoriale che non condivido e che fa male a tutta la comunità, perché così Prato e provincia perdono una voce importante nel quadro del necessario pluralismo dell'informazione locale".
Per il segretario Femca Cisl Firenze e Prato Mirko Zacchei, "siamo preoccupati per l'impoverimento dell'informazione locale determinato da questa decisione; ci auguriamo almeno che ciò possa far nascere una riflessione, alla quale non ci sottrarremo, più ampia e di tutti i soggetti coinvolti nelle politiche di indirizzo del territorio , che possa finalmente rilanciare un confronto condiviso e strutturale sui temi del lavoro e delle caratteristiche del nostro distretto".
Tra le reazioni anche quella di Ilaria Bugetti, consigliere regionale Pd e vicepresidente della commissione Cultura: "Questa decisione, rischia di impoverire oggettivamente il tessuto dell’informazione locale a Prato e provincia, perché allontana i redattori dai luoghi dove le cose accadono e rende più difficile il loro prezioso lavoro – dice -. La redazione del Tirreno di Prato è per me, come per tanti pratesi, un pezzo importante della storia dell’informazione nella nostra città e nei comuni della provincia. Il pluralismo dell’informazione è un valore imprescindibile. Auspico che l’editore possa riflettere e trovare le condizioni per tornare indietro".
Tra le reazioni anche quella di Ilaria Bugetti, consigliere regionale Pd e vicepresidente della commissione Cultura: "Questa decisione, rischia di impoverire oggettivamente il tessuto dell’informazione locale a Prato e provincia, perché allontana i redattori dai luoghi dove le cose accadono e rende più difficile il loro prezioso lavoro – dice -. La redazione del Tirreno di Prato è per me, come per tanti pratesi, un pezzo importante della storia dell’informazione nella nostra città e nei comuni della provincia. Il pluralismo dell’informazione è un valore imprescindibile. Auspico che l’editore possa riflettere e trovare le condizioni per tornare indietro".
Edizioni locali: Prato