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Se n’è andata ieri sera, poco prima delle 19, al termine di una lunga malattia. Giuseppina Gestri, 75 anni, lascia un profondo rimpianto in tante persone. Era infatti uno dei personaggi più noti e amati del mondo cattolico pratese, nel quale si era impegnata fin da giovanissima. Negli ultimi anni era conosciuta soprattutto come direttore di Radio Antenna Toscana Uno. Ma prima ancora che giornalista – era stata anche direttore di Tv Prato – Giuseppina è stata dirigente d’Azione Cattolica a livello locale e nazionale, assistente sociale, responsabile di comunità per minori, docente di religione.Giovanissima lasciò la sua Casale per una scelta vocazionale che la portò nel 1955 ad entrare nell’Istituto Secolare delle Spigolatrici della Chiesa. Fu, per questo, nella prima comunità che aprì la Villa del Palco, appena acquistata dalla Diocesi per volere di mons. Fiordelli. Diplomata assistente sociale, lavorò a lungo con questo incarico nel Lanificio Pecci, facendosi apprezzare per l’attenzione ai lavoratori e alle loro famiglie. Alla metà degli anni Sessanta iniziò il suo impegno di presidente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, che a quei tempi contava decine di gruppi parrocchiali e alcune migliaia di iscritti. Leader carismatica, organizzava instancabilmente incontri formativi e ritiri spirituali, girando di parrocchia in parrocchia. Per questo suo impegno, apprezzata a livello nazionale, fu chiamata nel 1972 a Roma come segretaria del settore giovanile di tutta l’Azione Cattolica, incarico che lasciò presto per assumere quello delicato di responsabile nazionale nell’associazione del rapporto con le regioni e le diocesi. Nel 1980, Giuseppina lascia Roma. Entra nella Pro Verbo, la comunità fondata da mons. Danilo Aiazzi, presso la parrocchia pratese di Santa Maria del Soccorso. Su invito di quel sacerdote, Gestri diventa direttrice della Casa La Colombaia, a Firenze, per l’accoglienza di ragazze minorenni con alle spalle gravi disagi familiari.Fu nel 1985 un grave episodio di cronaca che la vide suo malgrado protagonista. Mentre rientrava in auto da Prato a Firenze con una ragazza della Colombaia, fu presa in ostaggio da alcuni banditi che avevano poco prima assalito una banca. Ne nacque una sparatoria con la polizia dalla quale – sfiorata in più punti da alcuni proiettili – uscì viva per miracolo. Ritornata a Prato definitivamente nel 1988, Giuseppina inizia a insegnare religione all’Istituto Nicastro e avvia con entusiasmo l’esperienza giornalistica in Radio Antenna Toscana Uno, che in pochi anni diventerà una delle prime radio della regione. Dell’emittente è stata direttore fino alla morte, conducendo numerose trasmissioni di approfondimento, di cultura e di spiritualità. Nel 2001 e fino al 2009 assunse anche l’incarico di direttore di Tv Prato. La salma è esposta fin da ieri sera nella cappella della Pro Verbo al primo piano del palazzo di via Roma 133. Il funerale si terrà domani, martedì 27 aprile, alle 15,30, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, in via Roma, e sarà presieduto dal Vescovo mons. Simoni.