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Due omicidi efferati: un uomo ucciso a colpi di pistola, un altro accoltellato mentre sta bevendo seduto a un tavolino. Sono queste le due scene del crimine allestite in piazza San Francesco a Prato e intorno alle quali si muovono, con fare professionale, una dozzina di giovani con guanti, mascherine e camici per evitare di contaminare le prove.
Il test, perché di questo si tratta, è andato in scena tra la curiosità dei passanti da stamani 16 giugno e ha visto protagonisti gli studenti del corso di Scienze forensi della New Haven University, sotto la supervisione del professore David San Pietro, esperto analista di Dna nei laboratori statunitensi ed è attualmente membro di numerose e importanti associazioni forensi americane.
Le due scene del crimine, allestite sotto altrettanti gazebo, hanno rappresentato l'occasione per i ragazzi di mettere in pratica quanto studiato in attesa di laurearsi ed entrare a far parte delle divisioni Csi dei dipartimenti di polizia americani e dell'Fbi. Gli studenti, come spiega il direttore della sede pratese della New Haven, Kevin Murphy, fanno parte del gruppo di 40 ragazzi americani arrivati a Prato a fine maggio per studiare presso il campus pratese della University of New Haven dove rimarranno fino agli inizi di luglio. Insieme a loro, il campus ospita anche gli studenti del corso di laurea di Dental Hygiene e Hospitality and Tourism Management.
"I corsi che facciamo qui in Italia – dice Murphy – si differenziano da quelli che teniamo negli Usa perché gli studenti hanno modo di confrontarsi con le tecniche del paese che li ospita. Qui a Prato, ad esempio, i ragazzi hanno visitato la questura e hanno incontrato gli investigatori italiani che hanno spiegato le tecniche di indagine. Sicuramente un arricchimento del loro bagaglio culturale in vista del loro ingresso nel mondo del lavoro".
Così i futuri Csi per tutto il giorno hanno circoscritto la scena del crimine, acquisito gli elementi di prova, scattato foto e catalogato gli indizi per arrivare, a fine lavoro, ad elaborare una ricostruzione di quanto avvenuto e indicare le linee di sviluppo d'indagine. Un lavoro di pazienza e attenzione, ben diverso da quanto si vede in televisione. "Sicuramente – dice ancora Murphy – molti di questi ragazzi si sono iscritti a Scienze forensi dopo aver visto Csi in tv ma ben presto hanno capito che il lavoro reale è tutt'altra cosa".
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