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Due giorni passati sui banchi di scuola a istruirsi sulla realtà pratese e su quello che da domani si troveranno di fronte. I primi due giorni in Toscana dei militari del Genio Guastatori di Udine, acquartierati alla caserma Mazzini di Pistoia e destinati al controllo del territorio a Prato, sono stati di studio. In cattedra sono saliti i responsabili delle forze dell’ordine pratesi che hanno tenuto delle vere e proprie lezioni quasi interamente dedicate a Chinatown, spiegando ai soldati quali sono i reati commessi in genere dagli immigrati cinesi, come si organizzano sul territorio, quali sono le bande in cui sono suddivisi. Un inquadramento necessario sia per la particolarità della realtà pratese, unica a livello nazionale, sia per i compiti che i militari dovranno svolgere e che essenzialmente avranno come teatro proprio le zone a più alta densità orientale. Ed è questo il motivo che ha spinto prefetto e vertici delle forze dell’ordine di Prato a ritardare l’impiego dei soldati rispetto, ad esempio, a Firenze, dove sono già operativi. Nel capoluogo, però, il loro compito sarà essenzialmente di sorveglianza di alcuni obiettivi sensibili (ambasciata americana e sinagoga tra tutti), a Prato, invece, i militari formeranno pattuglie miste con la presenza di un poliziotto o un carabiniere e saranno impiegati nel controllo del territorio o in appoggia ai consueti blitz nei capannoni delle ditte gestite da cinesi.Da domani, comunque, anche i gustatori friulani cominceranno a fare sul serio. Le prime pattuglie, agli ordini diretti del questore Savi, inizieranno a circolare nelle zone loro destinate: Chinatown, piazza Mercatale, Serraglio e, a rotazione, tutti i quartieri della periferia.
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