La dislessia, la difficoltà di alcune persone a leggere, calcolare e scrivere è un disturbo dell’apprendimento ancora molto poco sconosciuto anche se si stima che ci sia almeno un alunno con un Dsa per classe. A volte se ne ignorano i segnali, minimizzano le di difficoltà con cui chi ne è affetto deve combattere ogni giorno. Eppure sono sempre di più i bambini con questo tipo di disturbo dell’apprendimento. Bambini che poi diventeranno adulti. Spesso neppure gli istituti scolastici sono preparati alle esigenze di un alunno dislessico, non lo sono alle scuole elementari, all’università la dislessia è un mostro con cui lo studente – ad oggi – deve vedersela da sé. Ma le cose possono cambiare, per farlo è fondamentale conoscere e affrontare questo tipo di disagio .Per questo domani, giovedì 21 aprile, alle 10 presso il Pin di Prato si terrà un incontro sul tema, dal titolo “Dislessia all’Università: che fare?”. Dopo il benvenuto da parte del presidente del Pin, Maurizio Fioravanti e delle istituzioni cittadine, alcuni esperti terranno dei convegni dove si parlerà dell’importanza di attuare un protocollo metodologico per la fruibilità della didattica e per lo studio individuale, ad esempio, delle linee guida per i docenti e dell’innovazione digitale come strumento per l’autonomia e il supporto tra scuola ed Università. Non mancheranno esperienze dirette a confronto.
Ecco il programma:
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