Discarica a cielo aperto in via Toscana: “Da un anno chiediamo aiuto ma intanto stanno proliferando i topi”

Cumuli di rifiuti e veicoli abbandonati: una cartolina di degrado totale che da mesi sta sotto gli occhi di tutti. Via Toscana, una delle strade principali del Macrolotto 1, a due passi dalla sede di Alia: qui, nel primo tratto, la viabilità interna e il parcheggio sono diventati una discarica a cielo aperto dove tutti scaricano di tutto: plastica, ferro, inerti, sacchetti, vecchi mobili ed elettrodomestici. “Non è solo un problema di decoro – dice uno dei condomini – ma anche di salute perché qualcuno dice di aver visto qualche topo. Abbiamo segnalato più volte questa situazione e le risposte non cambiano mai: o ci dicono che verranno a pulire ma poi nessuno viene mai, o ci dicono che dobbiamo chiamare questo o quel numero, questo o quell'ente”.

La situazione è vecchia di quasi un anno. Nei giorni scorsi è partita la lettera di uno studio legale. “Ho chiesto ad Alia di intervenire – spiega l'avvocato – lo stesso ho fatto con Arpat e con l'ufficio Ambiente del Comune. E le mie lettere non sono le prime che descrivono una situazione ormai fuori controllo: prima di me si è mosso l'amministratore di condominio e diversi sono i condomini che hanno telefonato, sollecitato, chiesto soluzioni. Da parte mia, ho ricevuto da Alia un riscontro con un numero di protocollo ma sono già passati diversi giorni. Capisco tutto ma così mi pare francamente troppo”.

La spazzatura aumenta giorno dopo giorno e i veicoli abbandonati sono già sei-sette. E si sa che il degrado chiama degrado. “Ci sono persone che vengono a scaricare la spazzatura con l'auto, c'è chi arriva con la bicicletta piena di sacchetti, qualcuno viene per recuperare qualche pezzo dai veicoli abbandonati – racconta uno dei professionisti che ha l'ufficio in via Toscana – io stesso ho detto ai dipendenti di Alia di attivarsi, anche loro vedono questo spettacolo penoso quando passano a svuotare i cassonetti della differenziata. Speriamo che qualcuno si decida a intervenire”.