“Da parte dell'azienda sanitaria, che si scusa per ogni eventuale disagio causato ai pazienti, non è mai venuto meno in questi mesi l'impegno a trovare una soluzione per l'attività di reumatologia dell'ospedale di Prato. Il reparto reso disponibile per il servizio a Villa Fiorita durante l'emergenza Covid, per quanto in maniera forzatamente ridotta dalle circostanze correlate all'epidemia, ha sempre funzionato ed è rimasto attivo anche in questi mesi estivi”. Così la Asl dopo che Notizie di Prato ha raccolto lo scoramento dei pazienti reumatologici alle prese da mesi con l'impossibilità di sottoporsi continuativamente alle necessarie terapie a causa del dimezzamento dei posti letto che sono passati da 15 a 7 (leggi). Il reparto, fino a marzo ospitato nella palazzina del vecchio ospedale poi destinata ai malati di coronavirus, è stato trasferito a Villa Fiorita con una forte riduzione dei posti letto che non è assolutamente in grado di rispondere alla domanda di cura. Atmar (Associazione toscana malati reumatici) è in attesa da tempo di una soluzione che possa garantire ai pazienti di fare terapia. “L'azienda – si legge in una nota – ha continuato a cercare una sede all'interno del vecchio ospedale che fosse adeguata ad ospitare un servizio che necessita di postazioni per terapia infusionali che possono richiedere anche molte ore e quindi adeguato a garantire ai pazienti di potersi sottoporre in modo continuativo e costante, come si conviene ad una Unità operativa di eccellenza quale è la struttura di Reumatologia della Asl Toscana centro. La direzione aziendale si è sempre occupata della questione e sta cercando soluzioni in tempi rapidi: allo studio ci sono varie ipotesi anche se fra le più accreditate rimane quella di trasferire il servizio presso i locali adiacenti il vecchio ospedale”.
Il trasferimento, o meglio, il ripristino della precedente collocazione, è da tempo all'attenzione dei vertici dell'azienda sanitaria insieme ad un ventaglio di alternative più o meno concrete che, però, al momento, non ha trovato sbocco.
La Asl mette nero su bianco il suo impegno: “L'obiettivo è tornare a rendere funzionali tutte le attività afferenti la reumatologia per continuare a garantire un servizio di eccellenza, La palazzina che vecchio ospedale in questi mesi ha svolto la funzione essenziale di assicurare posti letto di cure intermedie durante la fase emergenziale per pazienti Covid, ora per pazienti no Covid, e nel caso di una nuova ondata pandemica ritornerebbe a ospitare pazienti Covid. Tutto naturalmente rimane invariato rispetto ai ricoveri ordinari presso il nuovo ospedale dove Reumatologia continua regolarmente la propria attività”. Un'attività, quella dei ricoveri ordinari, che né Atmar né i pazienti hanno messo in discussione perché il punto è un altro: garantire il numero necessario di posti letto per le terapie che sono altra cosa rispetto al ricovero ospedaliero.
“Sarà cura dei direttori dei dipartimenti dell'azienda sanitaria – conclude la nota – tenere costantemente informata anche l'associazione degli ulteriori passaggi”.
Difficoltà di accesso alle terapie reumatologiche, la Asl: “Stiamo cercando soluzioni”
Nessun passo concreto verso una rapida soluzione ma il fermo impegno a cercare una sede per ospitare il servizio: "Allo studio ci sono varie ipotesi". Le terapie, durante l'emergenza coronavirus, sono state spostate dalla palazzina del vecchio ospedale a Villa Fiorita con un dimezzamento dei posti letto: 7 per circa 600 pazienti in cura
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