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Dieci ponti sulle strade provinciali saranno sorvegliati speciali da parte degli ingegneri. Ecco quali sono


Per tutti l'ordine di priorità è "medio": l'annuncio dato oggi durante il convegno che ha visto partecipare anche il professor Malerba del Politecnico di Milano, consulente della procura di Genova per il crollo del ponte Morandi


Redazione


Sono dieci i ponti della provincia di Prato che saranno "sorvegliati speciali" della Regione attraverso l'occhio clinico dell'ordine degli ingegneri. Sulla scia dei tragici fatti di Genova, poche settimane fa è stato siglato l'accordo tra la Regione Toscana e la federazione regionale ingegneri per la creazione di squadre di tecnici impegnati nelle verifiche di primo livello su 164 ponti di interesse regionale. Dieci sono nel territorio pratese: 3 a Prato, altrettanti a Vernio, 1 a Cantagallo, 1 a Carmignano e 2 ai confini tra Prato e Poggio e tra Carmignano e Signa. L'ordine di priorità è "medio" per tutti e 10. 
I tre ponti pratesi si trovano lungo la provinciale 7 tra Iolo e le Caserane e gli elementi su cui fare una verifica sono muratura, parapetti e in un caso la soletta porta guard rail. A questi si aggiunge il Ponte al Mulino che segna il confine tra Poggio e Prato lungo la provinciale 8, già oggetto di una limitazione al traffico pesante per non "stressarlo" troppo. Altri due ponti si trovano a Carmignano, tra Castelletti e Comeana, di cui uno al confine con il territorio di Signa. Qui la verifica riguarderà i parapetti e gli elementi in cemento armato.
Spostiamoci sul versante opposto, in Val di Bisenzio. A Vernio in particolare. Un ponte si trova lungo la provinciale 2 tra Luicciana e Cantagallo, altri due lungo la sr 325 tra San Quirico e Montepiano. L'attenzione va posta sulla muratura e sui parapetti. L'ultimo ponte segna il confine tra Cantagallo e Sambuca Pistoiese. La verifica si concentrerà sugli elementi in cemento armato. 
Tra la fine dell'anno e l'inizio del 2019 le squadre, composte da due ingegneri e un amministrativo pubblico, effettueranno dei sopralluoghi e compileranno delle schede predisposte dall'Università di Pisa. Confluiranno tutte alla Regione che stilerà un ordine d'intervento per priorità o disporrà sopralluoghi più approfonditi. 
La novità è stata presentata questo pomeriggio, 29 novembre, alla Camera di commercio di Prato in occasione del convegno "Ponti che fare?" organizzato dall'ordine degli ingegneri di Prato  alla presenza di relatori d'eccezione quali il professor Malerba del Politecnico di Milano, consulente della procura di Genova per il crollo del ponte Morandi, il professor Edoardo Cosenza della Federico II di Napoli, il professor Pietro Croce dell'Università di Pisa, membro della “Commissione esperta di supporto alle decisioni” per l'emergenza legata al crollo del ponte Morandi. L'incontro si è aperto con un minuto di silenzio in memoria delle 43 vittime della tragedia genovese, ma nessuno dei tecnici si è sbilanciato sulle cause del crollo.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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