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Una lobby bipartisan per fronteggiare l’emergenza provocata dai danni del maltempo e spianare la strada agli interventi per la messa in sicurezza del territorio. L’incontro convocato questa mattina dal presidente della Provincia, Lamberto Gestri, ha prodotto un risultato molto concreto: sarà un comitato formato da amministratori locali – presidente della Provincia e sindaci – consiglieri regionali e parlamentari a dare forza alle istanze rivolte a Governo e Regione. E’ già stato fissato un appuntamento per lunedì prossimo. All’incontro di questa mattina hanno partecipato gli onorevoli Antonello Giacomelli (Pd), Andrea Lulli (Pd) e Riccardo Mazzoni (Pdl), gli assessori alla Protezione civile del Comune di Prato e della Provincia, Dante Mondanelli e Stefano Arrighini, i sindaci di Vernio, Paolo Cecconi, di Cantagallo, Ilaria Bugetti, di Poggio a Caiano, Marco Martini, il vicesindaco di Vaiano, Primo Bosi, l’assessore Simone Calamai di Montemurlo e Luciano Rescazzi per la Comunità montana.Gestri, aprendo l’incontro, ha ricordato che il conto dei danni è pesante: 14 milioni di euro per le urgenze, compresi 3 milioni per famiglie e imprese. “Abbiamo capito che le risorse sono poche, non vogliamo che la nostra Provincia venga penalizzata in questa situazione di difficoltà che riguarda altri territori toscani”, ha affermato il presidente, chiedendo il sostegno ai parlamentari. Un sostegno che non mancherà, hanno assicurato Giacomelli, Mazzoni e Lulli. Giacomelli, che ha lanciato l’idea della task force bipartisan, ha insistito sulla necessità di mettere a punto “un palinsesto comune”.“Faremo di tutto perché Prato non venga messo ai margini”, ha assicurato Mazzoni che contatterà il ministro Matteoli sul tema dello slittamento delle scadenze fiscali per gli alluvionati.“Gli interventi d’urgenza legati ai danni provocati dal maltempo sono indispensabili, dobbiamo realizzarli a tutti i costi. Per questo devono rimanere fuori dai vincoli dettati dal patto di stabilità”. E’ stato un vero e proprio grido d’aiuto quello lanciato dal presidente e dai sindaci Cecconi, Bugetti e Martini che hanno chiesto ai parlamentari di intervenire. Presidente e sindaci non hanno usato mezzi termini: chiedono una deroga la patto perchè c’è il rischio concreto di avere risorse per intervenire e non poterle spendere, oppure di essere costretti ad agire senza copertura finanziaria. “Faremo la battaglia per la deroga al patto di stabilità e per liberare le risorse necessarie agli interventi d’urgenza” , ha assicurato Lulli.L’incontro di stamani non si è limitato alle urgenze. Si è parlato anche di interventi come il completamento del sistema di idrovore a Castelletti, la realizzazione di una nuova cassa di espansione per la salvaguardia dell’area del Calice, di un piano per fronteggiare il dissesto idrogeologico legato all’abbandono del territorio e alle mutazioni del clima.
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