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Nikita è arrivato direttamente dall'Ucraina a Prato la scorsa settimana, ospite della nonna che da anni vive a in città, e oggi 28 febbraio, per lui è stato il primo giorno di scuola nella 4C della scuola primaria Borgonuovo dell'Istituto comprensivo Mascagni.
Ad accoglierlo un vero e proprio comitato, con cartelloni e soprattutto tanti sorrisi. Non parla l'italiano, ma sicuramente ha capito di essere ben voluto. "Venerdì scorso – ha raccontato Emanuela Lucirino dirigente dell' Ic Mascagni – la nonna è venuta a chiedermi se poteva iscriverlo. In realtà avrebbe dovuto frequentare la 5, ma visto la situazione ho scelto una classe inferiore. E' stato un momento commovente per tutti. Ora piano piano inizieremo anche con un corso di lingua, visto che non parla l'italiano". Nikita ha giocato con i compagni, ha provato a parlare con loro in inglese e poi insieme hanno colorato le maschere di carnevale.
L'istituto Mascagni non è il solo ad avere dato la propria disponibilità ad accogliere i bambini in arrivo dall'Ucraina. "Ho avuto un incontro con tutti i dirigenti – ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Ilaria Santi – che subito si sono resi disponibili. Chiunque arriverà in qualsiasi momento dell'anno scolastico sarà accolto. E' fondamentale che i bimbi stiano con i coetanei"
Del resto questa è stata anche una richiesta della delegazione ucraina che ha avuto questo pomeriggio, 28 febbraio, un incontro con il sindaco. "I nostri bambini – ha spiegato Mariya Hurba – sono traumatizzati hanno bisogno di dormire, ma anche di andare a scuola".
L'amministrazione comunale oltre al diritto allo studio, che riguarda anche i bambini della materna, garantirà pure un sostegno psicologico, mentre la comunità ucraina avrà il ruolo di mediatore culturale, a partire da quello di traduzione della lingua.
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