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Dal fango alla ripartenza della produzione, storie di rinascita nel nuovo ciclo di visite di Tipo


Il progetto dedicato al turismo industriale farà tappa in due storiche aziende di Vaiano messe in ginocchio dall'alluvione del 2 novembre ma già ripartite grazie a un grande lavoro di squadra tra imprenditori e dipendenti


Redazione


Racconterà anche la capacità innata di rialzarsi del distretto pratese il nuovo ciclo di visite guidate di Tipo, il progetto di turismo industriale dedicato alla storia produttiva del territorio e alle sue trasformazioni fino ai giorni nostri. Uno dei tre appuntamenti in programma, quello del 23 marzo, sarà infatti dedicato a due aziende tessili di Vaiano, pesantemente danneggiate dall'alluvione del 2 novembre scorso e oggi ripartite completamente o quasi con la produzione: la rifinizione Sirius nel villaggio fabbrica a La Briglia e il Lanificio Lenzi Egisto nel complesso di archeologia industriale di Gabolana.
Nelle parole espresse dai titolari oggi, 9 gennaio, alla presentazione degli appuntamenti, ci sono l'orgoglio e la commozione per essere riusciti a risollevarsi con l'aiuto di tutti i dipendenti. "Ne occupiamo una cinquantina. – racconta Giancarlo Guidi della Rifinizione Sirius che si occupa di follatura, tintoria e finissaggio di tessuti e materie prime – Sono venuti in azienda con le loro famiglie, con i figli, per ripulire più velocemnte possibile. Se ci penso mi viene da piangere anche ora. Adesso siamo all'80% della nostra capacità produttiva. Manca ancora qualche macchinario da rimettere in moto ma abbiamo grande fiducia. I primi dieci giorni sono stati terribili, ma ce l'abbiamo fatta, tutto con le nostre forze economiche. Fortunatamente eravamo assicurati". Il grande lavoro di squadra è quello che ha portato alla rinascita anche la FF, società che produce la Lenzi Egisto, azienda con oltre 120 anni di storia partita dal cardato riciclato e oggi leader nelle produzioni hi-tech: "Abbiamo avuto oltre un metro e dieci di acqua e fango in 11mila metri quadrati di sviluppo. In pochissimi giorni siamo ripartiti con il cuore della produzione, la tessitura. Dopo un mesetto siamo tornati al 100%. – racconta Vieri Favini, titolare – Quello che ci ha colpito è stato il forte senso di appartenenza dimostrato dai nostri 60 dipendenti. Erano lì non per salvare il nostro immobile e i nostri macchinari, ma il loro posto di lavoro. Il 23 marzo racconteremo questa storia di rinascita e mostreremo anche come interverremo per sistemare il reticolo idrico in disuso che è quello che ha causato il nostro danno".
Il primo incontro si terrà il 27 gennaio a Montemurlo al lanificio Nova Fides e al suo reparto tessitura alla scoperta dei progetti sociali e di economia circolare. Al Victory Café, tra telai meccanici e antichi macchinari, visita al prezioso archivio di curiosità tessili e reperti industriali, accensione del telaio meccanico a navetta.
Il 24 febbraio si accenderanno i riflettori sulla rigenerazione urbana con visita alla camera di commercio, frutto della trasformazione di un ex fabbrica, all'ex lanificio canovai e al Tribeca design che ha preso il posto del lanificio La Romita.
"Siamo molto soddisfatti come Fondazione Cdse di questi nuovi appuntamenti con le visite guidate di Tipo, con itinerari che portano alla scoperta del patrimonio industriale di tutta la provincia: da Prato a Montemurlo e alla Val di Bisenzio – dichiara Luisa Ciardi, archeologa industriale della Fondazione Cdse –. Il programma è molto variegato, ed è un viaggio tra l'archeologia industriale e le più moderne tecnologie tessili, con uno sguardo sempre attento all'economia circolare e al riutilizzo creativo degli storici edifici produttivi". 
I biglietti sono in vendita online sul sito di Tipo da giovedì 11 gennaio.
Questa stagione si chiude con il Tipo Festival che si terrà dal 12 al 14 aprile al Museo del tessuto per fare il punto sullo stato di salute del turismo industriale italiano. “Siamo soddisfatti per la nuova programmazione 2024 del progetto Tipo – afferma Gabriele Bosi, assessore al turismo del Comune di Prato, capofila del progetto –. I nuovi appuntamenti dimostrano la vitalità di un progetto importante per l’àmbito turistico pratese e che viene studiato come buona pratica in altre città manifatturiere. Quest’anno concluderemo la programmazione con la seconda edizione del Festival di Tipo, che sarà una nuova occasione per confrontarci con altre realtà di turismo industriale in collaborazione con la Regione e con Toscana Promozione Turistica. Prato si conferma punto di riferimento regionale e nazionale per questa importante tipologia di turismo esperienziale, su cui vogliamo continuare a investire”.
Nel 2024 il turismo industriale avrà una forte implementazione sul territorio pratese grazie a un importante finanziamento europeo di 800mila euro che sarà utilizzato per l'innovazione digitale per la realtà artificiale e aumentata.

(e.b.)
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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