E' stata un'estate di sacrifici per il personale e per i pazienti della Medicina nucleare del Santo Stefano, spostati a Careggi per tre mesi per permettere l'installazione della nuova super Pet (tomografia ad emissione di positroni) finanziata con fondi Pnrr. Un macchinario di ultimissima generazione, unico in Italia e tra i pochi in Europa, più veloce e performante dell'attuale. I sacrifici di tutti saranno presto ripagati perchè i lavori sono giunti al termine nei tempi e nelle modalità stabilite grazie all'ufficio guidato dall'ingegner Gianluca Gavazzi dell'Asl Toscana Centro.
La prossima sarà l'ultima settimana in trasferta a Careggi, poi tutto tornerà "a casa".
La nuova Pet entrerà in funzione il 16 ottobre. Si comincerà con un numero di pazienti limitato per le prime settimane e si conta di andare a regime da metà novembre. Non è solo un riconoscimento del grande lavoro svolto fino a oggi dal reparto guidato da Stelvio Sestini, unica Medicina nucleare pubblica dell'area metropolitana oltre a Careggi. Il beneficio sarà soprattutto per i pazienti in termini quantitativi e qualitativi. La nuova Pet infatti aumenterà il numero di prestazioni di almeno un terzo fornendo quindi un valido supporto per il contenimento delle liste di attesa. Inoltre realizza esami più precisi (può vedere lesioni fino a 2 millimetri contro i 5 attuali) e garantisce un minore impatto radioattivo. Una bella novità per il Santo Stefano, giunto alla soglia del suo decimo compleanno.