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Dal 1 novembre cambiamenti per linee urbane ed extraurbane, sei corse in meno in val di Bisenzio


Con l'inizio del mese comincia la fase T2 del trasporto pubblico pensata da Regione, At, Comuni e Provincia. Scarse le comunicazioni agli utenti. I sindaci della Val di Bisenzio chiedono le fermate a chiamate e un biglietto unico bus treno


Redazione


Dal 1 novembre Autolinee Toscane, in accordo con Regione e Comuni, modificherà percorsi e orari di alcune linee urbane ed extraurbane.
Decisioni che sono state prese per dare attuazione all'inizio della fase T2 (leggi) pensata, secondo quanto si legge sul sito di At per “una nuova rete urbana ed extraurbana per migliorare il servizio di trasporto pubblico, grazie al lavoro congiunto sviluppato con la Regione Toscana e le amministrazioni comunali coinvolte".
Di fatto solo nella Val di Bisenzio si passa dalle attuali 23 a 17 corse. I sindaci Bosi, Bongiorno e Morganti, che hanno avuto un incontro con i tecnici di At lunedì della scorsa settimana (riunione in provincia alla presenza anche degli altri rappresentanti dei Comuni) proporranno formalmente alla Regione di attuare un servizio a chiamata, in modo da collegare le zone meno servite ai principali punti di snodo, inoltre chiederanno l'attuazione immediata dell'integrazione tariffaria con un titolo unico per bus e treno.
Intanto  mercoledì il nuovo piano entrerà in vigore, ma le modifiche non sono state opportunamente pubblicizzate: alle fermate, in città, nel fine settimana sono state appese le grafiche delle modifiche, in formato A4 con un foglio plastificato legato alla palina con un cordoncino. Decisamente poco visibile.
Andando sul sito, ma bisogna sapere che dal 1 novembre inizierà la “rivoluzione” sono riportate le modifiche degli orari che riportiamo di seguito. In alcuni casi viene riportato genericamente che saranno potenziati i servizi, ma non vengono riportate le modalità
Linee urbane Prato
Linea 2+ aumento della frequenza nel tratto centrale S. Martino-Ferraris che passa a 7 minuti: le tratte di Galceti e S. Lucia passano a 15 minuti le tratte che collegano i quartieri di S. Giorgio e Paperino a 30 minuti
Linea 4 assorbe la linea extraurbana 204, soppressa dal 1° novembre 2023 e collega Mezzana a Calenzano
Linea 5 è una nuova linea che assorbe la linea extraurbana 205, soppressa dal 1° novembre 2023, mantenendo il percorso
Linea 9 aumento della frequenza a 20 minuti. La linea passerà dalla Stazione Centrale di Prato e dalla zona di San Giusto – Purgatorio/Monnet/Abbaco Non passa più da Purgatorio/Monnet/Abbaco, area coperta dal nuovo percorso della linea 9
Extraurbane
Linea 208 il percorso non subisce modifiche, ma la frequenza nel servizio viene potenziata
Linea 210 assorbe la linea 211, soppressa dal 1° novembre. I percorsi rimangono invariati nel tratto Prato – Seano – Comeana , viene migliorata la connessione fra i Comuni di Montalbano e le Stazioni di Lastra a Signa e Signa, potenziando il collegamento nelle due direttrici: Seano – Poggio a Caiano – Comeana – Signa/Lastra a Signa, con una frequenza di 60 minuti, e Seano – Carmignano – Comeana – Signa/Lastra a Signa, anch'essa con una frequenza di 60 minuti di conseguenza, le località di Seano, Carmignano, Comeana e Signa/Lastra a Signa avranno una frequenza di passaggi di 30 minuti per le stazioni di Signa e Lastra a Signa. Queste linee daranno anche possibilità di coincidenza sia con le corse che vengono a Prato che con quelle che fanno Firenze e Pistoia (linee 213 e 51PQF)
Linea 212 sarà limitata a Campi Bisenzio. Solo le corse delle 06:20, 12:25, 14:25, 16:, 16:30, 20 raggiungono Firenze T2 Guidoni solo le corse delle 07:20,13:25, 15:25, 16:55, 17:50 partono da Firenze T2 Guidoni con direzione Campi Bisenzio e Prato
Linea 213 termina a Firenze Guidoni
Linea 214 il percorso rimane invariato ma sono previsti nuovi collegamenti con le stazioni ferroviarie di Vaiano e Vernio .
I maggiori disagi, come detto, ci saranno sulle tratte che collegano il capoluogo con la Val di Bisenzio, a conti fatti sono state soppresse sei corse . I tre sindaci Primo Bosi, Guglielmo Bongiorno e Giovanni Morganti , denunciano che “La rimodulazione del servizio, deciso dalla Regione e definito con Autolinee Toscane, prevede alcune novità, ‘sommariamente’  illustrate. La nostra proposta
oltre ad offrire un servizio più efficiente ed utile per gli abitanti delle zone più lontane, vengono eliminate dalla SR325 le corse senza passeggeri, in modo da evitare costi economici ed ambientali e contemporaneamente alleggerire il traffico sulla strada”
L’impegno richiesto dai sindaci ad Autolinee Toscane è quello “di monitorare nei primissimi giorni del nuovo orario le richieste dei possibili utenti delle corse soppresse in modo da poter prevedere il servizio personalizzato per quei cittadini che resterebbero privi di trasporto”.
Se Bosi, Bongiorno e Morganti protestano contro le decisioni prese dalla Regione, l'opposizione a sua volta sottolinea che “Pensavamo – commentano Alessandro Logli capogruppo Fratelli d'Italia Lorenzo Santi capogruppo Città per Noi Cantagallo – che i primi cittadini di Vernio e Cantagallo fossero stati più furbi, da un "tesoretto" di risorse del TPL risparmiate dalla provincia di Prato, nell'area Fiorentina (interscambio bus/tramvia al parcheggio Guidoni), invece di migliorare abbiamo meno corse. Non solo non sono state intercettate le risorse utilizzate da altri comuni per potenziare il servizio (vedi Poggio a Caiano, Montemurlo e Prato), ma tale servizio è stato ulteriormente tagliato, lasciando scoperte intere fasce orarie in zone dove per raggiungere la stazione occorre necessariamente l'auto (nel 2011 il taglio del TPL della provincia di Prato fu assorbito tutto dalla valle del Bisenzio). Quindi, o ai sindaci non interessa niente del territorio, oppure qualcuno è molto più furbo di loro e loro sono stati ingenui. Perché le risorse questa volta c'erano”.
Sulla questione trasporto pubblico in val di Bisenzio è intervenuta anche la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: "Si conferma, come abbiamo sempre denunciato fin da quando il servizio è stato assegnato a un’azienda non del territorio toscano. la Val di Bisenzio dovrebbe essere molto più connessa : sia su gomma, ammodernando la SR325, sia soprattutto su treno, nella tratta Prato-Bologna, potenziando le fermate intermedie. Non è certo tagliando servizi e collegamenti che si ottiene sviluppo e crescita”.

 
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