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Rispetto delle regole e conoscenza della nostra lingua e della nostra cultura come punto di partenza irrinunciabile per una vera integrazione della popolosa comunità cinese. Sono queste le linee guida che stanno muovendo l’operato della giunta Cenni, come illustrato dall’assessore all’Integrazione Giorgio Silli che ha preso spunto dalle dichiarazioni di Luca Paolazzi, Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria, circa lo scarso grado di integrazione della comunità cinese, apparse questa mattina sul Corriere della Sera. “Il grado di integrazione che si registra a Prato, soprattutto per quanto concerne i cittadini di nazionalità cinopopolare, è frutto di anni di immobilismo e del buonismo lassista della sinistra che qui ha governato per decenni – dice Cenni -. L’Amministrazione, guidata dalla giunta Cenni, in meno di due mesi dall’inizio del mandato ha immediatamente dato avvio ad una politica della legalità per il rispetto delle regole – presupposto essenziale all’integrazione – con un forte impegno dell’assessore alla Sicurezza, Aldo Milone. Inoltre, proprio perché integrazione significa anzitutto rispetto e conoscienza, l’assessorato all’Integrazione e l’assessorato all’Istruzione, con a capo Rita Pieri, stanno lavorando alacremente per realizzare già dal prossimo anno scolastico progetti di insegnamento di lingua e cultura italiana, con particolare attenzione all’integrazione dei cosiddetti immigrati di seconda generazione, ovvero i figli di immigrati che sono a tuttotondo, proprio perché nati nella nostra città, cittadini italiani.Vero è – conclude l’assessore Silli – che non possono essere sufficienti poche settimane di attività amministrativa a risolvere problemi che affondano le loro radici nel passato remoto. Tuttavia l’impegno della giunta, con particolare interesse degli assessorati sopra citati, sarà instancabile, concredo e trasparente”.
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