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Un terrazzo carico di rifiuti di contagiati covid che attendono di essere ritirati dal 29 ottobre scorso. Quasi un mese di mancato ritiro con tutto quello che ne consegue in termini igienico-sanitari. L'ennesimo disservizio su questo fronte ci è stato segnalato da un nostro lettore, risultato con la moglie positivo al Covid. La quarantena è iniziata per entrambi il 29 ottobre. Lui è risultato positivo il 2 novembre, lei il 7 novembre, praticamente asintomatica.
"Io – racconta il lettore – vengo ricoverato all'ospedale di Prato il 5 novembre per polmonite interstiziale e grave insufficienza respiratoria. Vengo dimesso il 19 novembre. I rifiuti si stanno accumulando in terrazzo in attesa di ritiro dal 29 ottobre. Abbiamo contattato Alia, Comune di Prato e ufficio Igiene pubblica ed a oggi, 24 novembre, niente è cambiato. Abbiamo deciso di scrivervi perché, oltre al fatto di essere colpiti in maniera più o meno grave dalla malattia, ci troviamo a vivere una situazione di profondo disagio, sia pratico che psicologico in quanto ci sentiamo abbandonati. Tengo anche a precisare che, nonostante la nostra condizione di quarantena, abbiamo provveduto al pagamento della Tari il 19 novembre, addirittura in anticipo, dato che scade il 1° dicembre. Quindi mi pare che l'amministrazione non tenga in egual considerazione i cittadini che adempiono ai loro doveri. In questa situazione di disagio".
Stesso disagio per i genitori del lettore. La madre ha 83 anni, è positiva asintomatica. Il padre, 87 anni, si trova, in grave condizioni nella struttura La Melograna a Narnali. "Quindi, oltre al dolore per mio padre, mia madre si trova a dover far fronte a questo genere di problematiche. Come avviene in questi casi, siamo a conoscenza di tante altre situazioni tipo la nostra, anzi, anche peggiori, perché come scritto sopra, noi siamo in due e abbiamo i terrazzi, ma per quelle situazioni in cui sono più soggetti in casa e magari non hanno la possibilità di stoccare i rifiuti in un altro luogo, questi probabilmente, oltre al Covid dovranno fare attenzione ad altre patologie derivanti dai rifiuti stessi. A questo punto vi chiedo di aiutarci per sensibilizzare l'opinione pubblica ma soprattutto gli enti preposti alla soluzione del problema".
Proprio ieri, 23 novembre, il presidente Giani ha firmato un'ordinanza sui rifiuti domestici covid che permette la loro esposizione in strada utilizzando dei sacchi di colore diverso dagli altri che dovrebbero essere distribuiti da Alia dai prossimi giorni. I positivi con zero o pochi sintomi possono portare l'immondizia in strada, con guanti e mascherina, solo se non devono attraversare spazi comuni come scale, pianerottoli o ascensori. Altrimenti si può ricorrere all'aiuto di terzi esterni all'isolamento.
Alia fornirà agli utenti un kit, comprensivo di sacchi rossi e materiale per la chiusura quale nastro adesivo o fascette, da utilizzare per esporre i rifiuti prodotti (superando, quindi, il bidoncino nero in precedenza utilizzato) su pubblica via, seguendo un calendario, in cui viene garantito il servizio di ritiro 2 volte a settimana, preferibilmente in orario notturno.
Il servizio, che avrà durata per almeno 21 giorni e potrà all'occorrenza essere prorogato o interrotto, si attiva con la comunicazione degli estremi dell’utente che ne deve usufruire da parte del Comune ad Alia. Qualora l’utente non venga contattato dal gestore o dal Comune può sollecitarli; allo stesso modo, qualora l’utente, anche tramite le persone che lo assistono, sia impossibilitato ad esporre su sede stradale il sacco, può contattare Alia che si attiverà per organizzare il ritiro rispondendo alle necessità del cittadino.
Potrebbe essere la soluzione sia per il nostro lettore e per i suoi familiari che per quanti si ritrovano sommersi dai rifiuti Covid non ritirati. Certo è che ci vorrà qualche giorno prima che il nuovo sistema vada a regime.
Stesso disagio per i genitori del lettore. La madre ha 83 anni, è positiva asintomatica. Il padre, 87 anni, si trova, in grave condizioni nella struttura La Melograna a Narnali. "Quindi, oltre al dolore per mio padre, mia madre si trova a dover far fronte a questo genere di problematiche. Come avviene in questi casi, siamo a conoscenza di tante altre situazioni tipo la nostra, anzi, anche peggiori, perché come scritto sopra, noi siamo in due e abbiamo i terrazzi, ma per quelle situazioni in cui sono più soggetti in casa e magari non hanno la possibilità di stoccare i rifiuti in un altro luogo, questi probabilmente, oltre al Covid dovranno fare attenzione ad altre patologie derivanti dai rifiuti stessi. A questo punto vi chiedo di aiutarci per sensibilizzare l'opinione pubblica ma soprattutto gli enti preposti alla soluzione del problema".
Proprio ieri, 23 novembre, il presidente Giani ha firmato un'ordinanza sui rifiuti domestici covid che permette la loro esposizione in strada utilizzando dei sacchi di colore diverso dagli altri che dovrebbero essere distribuiti da Alia dai prossimi giorni. I positivi con zero o pochi sintomi possono portare l'immondizia in strada, con guanti e mascherina, solo se non devono attraversare spazi comuni come scale, pianerottoli o ascensori. Altrimenti si può ricorrere all'aiuto di terzi esterni all'isolamento.
Alia fornirà agli utenti un kit, comprensivo di sacchi rossi e materiale per la chiusura quale nastro adesivo o fascette, da utilizzare per esporre i rifiuti prodotti (superando, quindi, il bidoncino nero in precedenza utilizzato) su pubblica via, seguendo un calendario, in cui viene garantito il servizio di ritiro 2 volte a settimana, preferibilmente in orario notturno.
Il servizio, che avrà durata per almeno 21 giorni e potrà all'occorrenza essere prorogato o interrotto, si attiva con la comunicazione degli estremi dell’utente che ne deve usufruire da parte del Comune ad Alia. Qualora l’utente non venga contattato dal gestore o dal Comune può sollecitarli; allo stesso modo, qualora l’utente, anche tramite le persone che lo assistono, sia impossibilitato ad esporre su sede stradale il sacco, può contattare Alia che si attiverà per organizzare il ritiro rispondendo alle necessità del cittadino.
Potrebbe essere la soluzione sia per il nostro lettore e per i suoi familiari che per quanti si ritrovano sommersi dai rifiuti Covid non ritirati. Certo è che ci vorrà qualche giorno prima che il nuovo sistema vada a regime.
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