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Cosimo Zecchi (Giovane Italia): “Nessun richiamo al fascismo, i valori in cui crediamo sono quelli della democrazia. Gli stessi dei tre giovani uccisi ad Acca Larentia”


Redazione


Nessun rigurgito di stampo fascista, ma solo la volontà di ricordare la memoria di tre vittime innocenti degli anni di Piombo. E’ Cosimo Zecchi, dirigente nazionale della Giovane Italia, a replicare alla lettera aperta di Giacomo Tacconi, che si era rivolto al coordinatore provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni per esprimere il suo disappunto nell’aver trovato immagini e richiami al Ventennio associati al movimento giovanile del Pdl.”Scrivo per tranquillizzarla – si legge nella lettera di Zecchi a Tacconi – sui valori perseguiti dal movimento giovanile cui si riferisce nella sua lettera e di cui sono dirigente; può tirare un sospiro di sollievo, la Giovane Italia, unione di Azione Giovani e Forza Italia Giovani, non insegue certo il fascismo e si riconosce pienamente nei principi del Popolo della Libertà e della democrazia. Rimango però un po’ amareggiato leggendo la sua lettera perchè sinceramente anche i valori per cui si battevano quei tre giovani uccisi nella strage di Acca Larentia non erano certo contrari alla democrazia. Questo è quello che dicevano i loro assassini per giustificare le loro uccisioni e che sono stati usati dalle Brigate Rosse durante tutti gli anni di piombo: tacciare di fascismo chiunque fosse un possibile bersaglio per giustificarne moralmente l’uccisione. Ma i tre ragazzi uccisi (Ciavatta, Bigonzetti e Recchioni) erano ragazzi normalissimi, come me ed i miei coetanei, e furono aggrediti mentre stavano uscendo a fare un semplice volantinaggio per un concerto musicale di un gruppo le cui canzoni non erano certo Faccetta nera o Giovinezza, ma canzoni che parlavano di Europa unita, di lotta alla droga, di opposizione al comunismo, dei ragazzi di Budapest e di Jan Palach. Battaglie, idee o visti i tempi che correvano allora “visioni”, che oggi per altro sono alla base del Popolo della Libertà”.”Non stiamo parlando di terroristi – prosegue la lettera – di squadristi o teste calde, ma giovani che credevano in valori diversi da quelli comunisti e per questo motivo tacciati di fascismo. Io credo quindi che col senno di poi, sia doveroso ricordare le vittime di quella violenza politica barbara e atroce e che sia altrettanto doveroso ricordare certi valori per i quali i giovani di allora sceglievano il Fronte della Gioventù nonostante fosse una scelta rischiosa (come la scia di sangue degli anni di piombo testimonia). Anzi sono felice che li abbiano commemorati anche istituzioni importanti come il Ministro della gioventù Giorgia Meloni, presidente nazionale della Giovane Italia, e il sindaco di Roma Gianni Alemanno”.”Concludo – si chiude la lettera – invitandola a partecipare alle riunioni del nostro movimento (che si tengono tutti i lunedì dalle ore 18 in via Rinaldesca) per conoscere direttamente i nostri ragazzi, i dirigenti e la nostra realtà, proprio perchè non abbiamo niente da nascondere e tanto da dare alla politica della nostra città. Sono sicuro che ne rimarrà positivamente impressionato”.
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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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