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L'emergenza coronavirus è stata al centro di un vertice oggi in Comune a Prato, mentre dalle opposizioni si sono alzati i toni polemici nei confronti del sindaco Matteo Biffoni.
"L'allarme sul coronavirus che si intensifica oggi dopo i casi della Lombardia non ha cambiato di una virgola l'attenzione che Prato mette dall'inizio dell'emergenza su questo tema – dice l'assessore all'istruzione Ilaria Santi -: ogni giorno la cabina di regia cittadina è in stretto contatto per monitorare la situazione".
Santi ha partecipato alla riunione sul Covid-19 che si è tenuta questo pomeriggio, 21 febbraio, in Municipio. "Dalle nostre scuole cittadine – prosegue Ilaria Santi – giunge la notizia che lentamente gli alunni che si erano stati messi in quarantena dalle loro famiglie hanno terminato il periodo di 14 giorni in casa e stanno tornando a frequentare le lezioni".
Alla riunione di coordinamento, durata circa due ore e mezzo, hanno partecipato anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni e, in collegamento telefonico, il direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana centro Renzo Berti.
ORDINANZA DELLA REGIONE – Alla luce dell’ordinanza emanata oggi dal ministro della salute Roberto Speranza, il presidente della Regione Enrico Rossi, insieme all'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, ha firmato un’ordinanza regionale, che riprende e adegua i precedenti provvedimenti già assunti, che finora hanno consentito di tenere sotto sorveglianza attiva oltre 1.300 persone di ritorno dalla Cina. “Un risultato importante – sottolinea il presidente Rossi – che è stato possibile grazie al lavoro della task force e all’applicazione puntuale e corretta delle direttive ministeriali. A tutte queste persone è stata sempre assicurata una sorveglianza attiva costante, come è stato confermato anche dallo stesso ministro e dal capo del Dipartimento della Prote zione civile Angelo Borrelli”.
La nuova ordinanza prevede l’obbligo di comunicare alle Asl se si è rientrati dalla Cina negli ultimi 14 giorni, quarantena con sorveglianza sanitaria attiva a casa (o in un altro luogo individuato d’accordo con le istituzioni) se si è tornati dalle zone a rischio, in Cina, negli ultimi 14 giorni o si è avuto contatti con casi accertati di nuovo coronavirus. Sarà il personale Asl a controllare a domicilio i sintomi e in caso fare il tampone, sempre a domicilio.
IL CENTRODESTRA ATTACCA – Intanto proteste e mozioni contro il sindaco e la giunta di Prato per la gestione dell'allarme sulla possibile diffusione del Coronavirus arrivano dalle forze di opposizione in Consiglio comunale. Il capogruppo di Fratelli d'Italia Claudio Belgiorno ha presentato una mozione in cui si chiede al sindaco di emettere un'ordinanza urgente per "disporre la quarantena obbligatoria su tutto il territorio comunale per tutti coloro che rientrano dalla Cina". Critiche anche dalla Lega, che in una nota sostiene che "Biffoni e compagni stanno facendo di tutto per evitare e rimandare le discussioni su argomenti e problematiche particolarmente delicati!". La capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale Patrizia Ovattoni spiega che "a un mese di distanza dall'allarme Coronavirus siamo praticamente ancora a nulla sebbene sin da subito abbiamo palesato la gravità della situazione. In queste settimane è stato tutto un rimandare cercando di screditare la nostra posizione che oggi, invece, risulta fondata".
"Molti cittadini pratesi lavorano o vivono a stretto contatto con i cinesi che vivono a Prato – dice Marco Curcio, consigliere della Lega, in una lettera aperta indirizzata a Biffoni -: non è questione di razzismo verso una etnia, ma di salute pubblica, senza distinzioni. Tutti devono collaborare, ma lei sindaco deve agire, diversamente da come fatto finora".
Infine il consigliere leghista Leonardo Soldi chiede al sindaco di far rimuovere i cartelli apparsi in città dove c'è scritto frasi come "L'epidemia è solo temporanea". "Un messaggio – dice Soldi – che riguarda la salute pubblica, argomento che in un momento come questo deve essere appannaggio delle sole istituzioni pubbliche".
Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, ha inviato una lettera al prefetto di Prato Scialla per chiedere "la convocazione urgente di un tavolo con tutte le forze politiche e istituzionali della città". "Chiedo di sapere – ha detto l'onorevole – come intendano agire le istituzioni, le autorità sanitarie e le forze dell'ordine di fronte ad un eventuale caso di contagio a Prato".

Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, ha inviato una lettera al prefetto di Prato Scialla per chiedere "la convocazione urgente di un tavolo con tutte le forze politiche e istituzionali della città". "Chiedo di sapere – ha detto l'onorevole – come intendano agire le istituzioni, le autorità sanitarie e le forze dell'ordine di fronte ad un eventuale caso di contagio a Prato".

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