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Il Comitato per l'ordine e la sicurezza con la Prefettura di Prato, convocato per il pomeriggio di oggi, 19 ottobre, per fare il punto sull'andamento dei contagi nella provincia di Prato e sulle nuove norme previste dall'ultimo Dpcm, ha deciso di aggiornarsi nei prossimi giorni alla luce della definizione dei nuovi provvedimenti adottati nell'ultimo dpcm.
In particolare è la delega ai sindaci per stabilire eventuali coprifuoco ad aver provocato molti mal di pancia. "La norma che dà ai sindaci certe responsabilità – dice il sindaco Matteo Biffoni – non è mai stato oggetto di discussione al tavolo delle decisioni col governo: così com'è stata annunciata è assolutamente inattuabile, è una scorrettezza al leale rapporto fra Istituzioni".
"Da presidente dell'Anci Toscana e da sindaco di Prato – aggiunge – dico che non può funzionare: non abbiamo le forze sufficienti, non abbiamo i ristori economici, la norma non funziona dal punto di vista delle geografie della città. Chiediamo subito la riapertura del tavolo di confronto. Abbiamo visto che il governo ha già depurato l'indicazione dei sindaci dalla normativa, ma non funziona lo stesso – osserva ancora Biffoni -. C'è da chiarire chi fa cosa come e non certo scaricare la responsabilità sui sindaci che già rispetto a tanti altri se ne prendono di più".
Per il presidente di Anci Toscana, "ci vuole una cornice d'intervento, così invece rischiamo semplicemente un travaso dei contagi. Ci vuole una linea nazionale per intervenire su situazioni specifiche tramite i comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza. In questa situazione potremmo al contrario assistere ad una transumanza dei ragazzi nei territori della Toscana senza nessun tipo di controllo, rischiando senza senso di far solo male alle attività economiche".
Al tavolo in Prefettura, che si è tenuto in modalità a distanza, era presente anche la Asl e Biffoni ha ribadito la necessità di un sistema più rapido per avere i risultati dei tamponi: "Sul fronte tamponi ho fatto presente il problema dei ritardi al direttore dell'Asl Toscana Centro già la scorsa settimana. I ritardi nell'effettuare i tamponi e soprattutto a darne poi l'esito mette in difficoltà tutti, i cittadini e l'intero sistema di gestione. Sono ritardi che non possiamo permetterci. Ora con i rinforzi di personale e i test rapidi la situazione dovrebbe normalizzarsi, ma è necessario che ci sia velocemente un'inversione di rotta".
Intanto l'amministrazione ha incontrato, sempre con modalità a distanza, le categorie economiche recependo la preoccupazione per le informazioni poco chiare che sono arrivate dagli ultimi provvedimenti nazionali e per l'andamento del numero di contagi. L'assessore Benedetta Squittieri ha garantito la prosecuzione del tavolo di lavoro: "Continuiamo con aggiornamenti continui tra categorie economiche e amministrazioni, lavorando insieme per condividere i provvedimenti che verranno ritenuti necessari per limitare il contagio. Salute e lavoro restano le nostre priorità".
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