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Il conto alla rovescia per la grande mobilitazione del 28 febbraio è entrato nella fase calda. Lo slogan “Prato non deve chiudere” sarà ribadito a Roma, ad una conferenza stampa alla Camera di Commercio della capitale, dove il Tavolo del distretto, composto da Provincia, Comuni, forze economiche e sociali, presenterà i dati della crisi pratese e tornerà a chiedere di nuovo ascolto al Governo.Intanto fervono i preparativi per la manifestazione di sabato. E’ praticamente pronta la bandiera lunga un chilometro, con sopra riportata più volte la frase “Prato non deve chiudere”, che sarà fatta sfilare per la città di Prato per richiamare l’attenzione sulle difficoltà del distretto pratese.Nel pomeriggio di mercoledì 25 febbraio si è invece svolto un presidio nel centro storico, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria per invitare tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato. L’obiettivo è essere uniti sotto un’unica bandiera, senza altre insegne che il grido disperato di una città e di un distretto che non vogliono rassegnarsi di fronte alal crisi. Sono già stati distribuiti migliaia di volantini, ma è importante che i pratesi partecipino. L’iniziativa riguarda tutta la città e il contributo di tutti è essenziale perchè la manifestazione abbia il risalto che merita. Il corteo partirà verso le 9 da piazza Mercatale e arriverà all’istituto Buzzi.
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