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Ultime ore prima dell’apertura dei seggi. Ore dedicate, tradizionalmente, alla riflessione e al silenzio. E mai come stavolta l’incertezza ha tenuto i pratesi sul filo. Perché, alla vigilia dei ballottaggi per il presidente della Provincia e per i sindaci di Prato e Montemurlo, l’unica cosa sicura è che non c’è niente di sicuro. In tutte e tre le realtà la situazione è su un piano di equilibrio tale che ogni risultato può uscire fuori. E la sensazione, in città, è quella di un testa a testa, di una lotta all’ultimo voto, dove ogni sorpresa è possibile. Come quella, ad esempio, di vedere Jury Chechi schierarsi con Roberto Cenni. L’olimpionico, uomo di sinistra, ex consigliere comunale di maggioranza, ex collaboratore del ministro Melandri, ha dichiarato alla Nazione che stavolta voterà per il candidato di centrodestra. Da parte sua Carlesi, con Gestri, può vantare l’appoggio di gran parte del mondo intellettuale cittadino, che non ha esitato a schierarsi pubblicamente a fianco dei candidati del centrosinistra.In ogni caso, il ballottaggio di domani e lunedì rappresenta sicuramente un fatto storico per Prato, primo centro industriale della Toscana, tradizionalmente ‘rosso’, che per la prima volta vede la concreta possibilità di un’alternanza nelle stanze del potere. Non è un caso che in questi giorni si sia assistito ad una vera e propria processione in città di big politici, con il governatore Claudio Martini che ha preso in prima persona in mano la campagna del centrosinistra; con Berlusconi pronto ad azzardare un pronostico di vittoria secca per Cenni e Attucci; con esponenti di primissimo piano sia del governo sia della minoranza che hanno tenuto comizi e incontri. La speranza dei pratesi è che questo interesse non finisca lunedì sera, ma significhi un po’ più di attenzione per i (tanti) problemi della città del distretto tessile.Ma ecco la situazione a poche ore dall’inizio delle operazioni di voto. In Comune Roberto Cenni, industriale tessile patron di Sasch, conduce l’assalto del centrodestra a Massimo Carlesi, esponente del Pd. Al primo turno Carlesi (Pd, Pdci, IdV, Mre, Sinistra e libertà) ha ottenuto il 47,51% e Cenni (che raccoglie il sostegno di PdL, La Destra, Udc, Lega Nord, Socialisti riformisti e liste civiche) il 45,07%. Quest’ultimo, per il secondo turno, ha raggiunto l’accordo per l’apparentamento con la lista di Aldo Milone (2,7%), già assessore alla sicurezza della giunta di centrosinistra, incarico da cui poi si è dimesso. Cenni punta su un programma incentrato sulla ”sicurezza”, sul restituire ”Prato ai pratesi”, sulla necessità di ”rigenerare il distretto”. Carlesi risponde puntando su ”innovazione e sviluppo”, con la creazione di una apposita agenzia, sulla riscopertà della ”dignita’ del lavoro”, sulla ”vivibilita”’ e il ”decoro” della città.In Provincia, invece, il ballottaggio sarà tra Nazzareno Lamberto Gestri del Pd (47,72%) e Cristina Attucci del PdL (41,56%), che è sostenuta, al secondo turno, anche dall’Udc e dalla lista Prato Libera&Sicura. Gestri, invece, sarà sostenuto dalla lista ‘Sinistra rosso verde’ (0,25%) e avrà l’appoggio esterno del Prc. A Montemurlo, infine, si confrontano il candidato del centrosinistra Mauro Lorenzini (46,96% al primo turno) con l’ex assessore Aurelio Biscotti (43,86%) che al secondo turno avrà anche il sostegno della Lega Nord.
