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Conti del Comune, il Pd torna all’attacco: “La pressione fiscale è aumentata, invece dal governo arrivano meno soldi”


Redazione


“In un momento come questo di grave difficoltà per Prato occorrerebbe rispondere con un bilancio adeguato, invece l’amministrazione di fronte ad una città che rischia di morire si limita a fare il funerale” torna all’attacco il Partito Democratico sulla manovra economica del 2010 in via d’approvazione dal consiglio comunale. Stavolta le note dolenti segnalate dai democrats, a partire dal suo capogruppo Massimo Carlesi, riguardano le entrate correnti, la spesa corrente, i trasferimenti statali ed il capitolo dello stralcio dei crediti di dubbia esigibilità. “Vi è un dato estremamente rilevante, l’amministrazione aumenta del 10% la Tia alle imprese e del 20% le tariffe cimiteriali – denuncia il gruppo consiliare Pd – per l’ennesima volta la giunta Cenni viene meno alle promesse sbandierate incessantemente durante la campagna elettorale”. Stupore per l’incremento delle entrate tributarie, che passano dai 52,185 milioni del 2009 ai 53,706 milioni di euro del 2010,  a riprova di un aumento delle tasse. Soprattutto dal momento che le entrate extratributarie sono in sofferenza, specialmente per quanto riguardano i trasferimenti statali in flessione dai 47,240 milioni di euro dell’anno scorso agli attuali 46,535 milioni. “In questo modo il governo – accusa Carlesi – dopo aver sfilato in campagna elettorale promettendo attenzione per Prato nella realtà dà meno risorse ed ancora non ha inserito il nostro distretto fra le aree di crisi”. Sui 19 milioni di crediti dichiarati inesigibili le accuse all’amministrazione ed in particolar modo all’assessore Ballerini è di aver confenzionato un bilancio aziendalistico un po’ troppo mirato a mettere in salvaguardia i conti. Al punto tale da portare il gruppo del Pd a dichiarare: “Sono soldi, che con tutta probabilità verranno incassati ed usati costituendo un bel tesoretto per le esigenze di bilancio degli anni successivi”. In ballo ci sono i 19 milioni di crediti radiati dai conti, derivanti per una buona parte da multe e tributi arretrati che l’amministrazione prevede di non riscuotere in alcuni casi nella sua totalità. È il caso dell’Ici, per la quale i residui rimasti in bilancio, ovvero quelle quote di imposta che l’amministrazione prevede di recuperare nel 2010, sono del 9,12% per le partite fino al 2006, del 21,18% per il 2007 e del 15,30% per il 2008. O delle sanzioni per la violazione del codice della strada: nel bilancio previsionale la speranza è di incassare il 34,25% per le multe staccate fino al 2006, il 61,15% fatte nel 2007 ed appena lo 0,01% per quelle del 2008. Ad ulteriore tutela si aggiunge il fondo di svalutazione pari a 8 milioni di euro. A contrariare i democratici non sono, ad ogni modo, soltanto le cifre consistenti della radiazione, ma anche la rinuncia a prendere in considerazione delle alternative: “Potevano essere seguiti due percorsi – sostiene, infatti, il consigliere Enrico Giardi -: l’inserimento di questi soldi nel bilancio, vincolando l’utilizzo all’effettivo realizzo oppure potevano essere sì stralciati, ma facendo al tempo stesso un elenco analitico dei crediti”. La via maestra, però, sarebbe stata un’altra ancora, ovvero “la cartolarizzazione, in maniera tale da incassare da subito 4 milioni di euro, utilizzabili per l’emergenza abitativa”.Sul fronte della spesa corrente il Pd critica i “tagli generalizzati a tutti i settori compresi fra il 3 ed il 10%, cultura e sociale compresi”. Infine, una mezza ammissione di colpa nel capitolo dei derivati. La vicenda in questione si riferisce ai 6 swap sottoscritti dal 2002 con scadenza 2026 con lo scopo di bloccare al 5,8% il tasso d’interesse pagato dal Comune su 70 milioni di euro di mutui. Uno strumento finanziario, che si sarebbe rivelato conveniente in caso di una crescita del costo del denaro. Ma la recessione economica ha trascinato con sé verso il basso i tassi di interesse e con essi la possibilità di risparmio del Comune, che oggi quindi non può scendere al di sotto della quota prefissata del 5,8%. “E’ stata un’operazione infelice” ha ammesso senza giri di parole Cristina Sanzò.

Carlandrea Adam Poli

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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