44
Sono ancora i conti del Comune a tenere vivo il dibattito politico. Stavolta è il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Giugni, a lanciare pesanti accuse alle amministrazioni precedenti sia a proposito dell’iscrizione a bilancio di crediti difficilmente esigibili sia su alcune operazioni sui derivati che avrebbero fatto perdere molti soldi al Comune. “Appaiono sui media le fuorvianti dichiarazioni rilasciate da esponenti del Pd circa la situazione a loro dire “sana” dei bilanci lasciatici in eredita – dice Giugni -. La verità invece emerge chiaramente dall’analisi del bilancio consuntivo e delle risultanze della relazione sullo stato dei conti del Comune che è stata commissionata ad Anci – Ifel dall’attuale giunta al suo insediamento e che la commissione da me presieduta ha recentemente analizzato. Emerge chiaramente che erano stati iscritti a bilancio una valanga di crediti di dubbia esigibilità, circa 29,5 ml di euro, mantenuti allo scopo di liberare risorse spendibili e mai svalutati, nella malsana ottica di rimandare il problema agli esercizi futuri. L’attuale giunta, attraverso l’ottimo lavoro svolto dall’assessore Ballerini, ha dovuto farsi carico di radiare questi crediti al fine di rendere veritiero il bilancio e di uniformarsi alle raccomandazioni dei sani principi contabili e alla linea fortemente raccomandata dalla Corte dei Conti. Questa operazione non preclude comunque azioni volte alla riscossione di tali crediti”.”L’attenzione della commissione – insiste Giugni – si è soffermata anche sulla dolorosa operazione dei “derivati” della quale non si comprende la logica. A partire dal 2002 sono stati convertiti una serie mutui a tasso fisso in Boc a tasso variabile e poi successivamente si sono sottoscritti contratti Swap allo scopo di ridurre il rischio del tasso variabile, di fatto riconducendo il tutto a tasso fisso. Questa operazione risulta assai contorta o meglio come definita da Anci-Ifel “maldestra” alla luce del fatto che ad oggi, il Comune ha perso circa 5,5 milioni di euro. Nel solo nel 2009 l’onere aggiuntivo di cui il Comune ha dovuto farsi carico è stato di circa 1 milione e verosimilmente effetti negativi in termini di maggiori oneri per interessi continueranno a gravare sulle casse del comune per numerosi anni”.