Ancora un debito fuori bilancio per il Comune di Prato. Stavolta si tratta di un contenzioso sull'indennità di esproprio di un terreno al Macrolotto 2 di proprietà di un pratese che non è entrato nell'omonimo Consorzio. Al centro della battaglia il valore stabilito dal Comune per espropriare quel lotto, destinato a verde pubblico, giudicato troppo basso dal proprietario. Accogliendo in buona parte il suo ricorso, a cui poi sono subentrati gli eredi, lo scorso marzo la Corte d'appello di Firenze ha condannato l'amministrazione comunale a rivedere quel valore verso l'alto. In particolare i giudici civili di secondo grado hanno determinato in 135.100 euro il giusto prezzo del terreno a cui è necessario aggiungere due terzi delle spese di giudizio e del costo per la consulenza tecnica d'ufficio. A tale somma vanno scorporati i 77mila euro che il Comune aveva valutato come indennità di esproprio all'inizio della procedura, depositati alla Ragioneria territoriale dello Stato di Firenze.
Il debito fuori bilancio è, quindi, di circa 75mila euro. Va detto però, che in base alla convenzione tra il Comune e il Consorzio Macrolotto Due per la maxi lottizzazione della zona, ogni onere e spesa necessaria all'acquisizione di aree da destinare a verde è a carico dei lottizzanti e dunque l'esborso sarà coperto dal Consorzio.
La delibera con tutti i passaggi necessari a mettersi in regola rispetto all'ordinanza del tribunale, arriverà in Consiglio comunale giovedì prossimo. Solo due settimane fa è arrivato sui banchi dell'assemblea, un altro debito fuori bilancio. In quel caso si è trattato di un contenzioso con un proprio dipendente su un provvedimento disciplinare. Il giudice del lavoro ha dato torto al Comune condannandolo a versare quasi 23mila euro.
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