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Il "successo" dei container del parco Reversibility e la loro collocazione, sono al centro di un'interrogazione del consigliere di opposizione Leonardo Soldi che punta il dito sul punto ristoro realizzato a Ponte Petrino, con una gestazione di cinque anni, e su quello al Cantiere, entrambi sistemati in zone verdi. A questi si aggiunge quello storico al Serraglio, che invece è stato collocato nell'area del playground. Per tutti un investimento importante da parte dell'amministrazione comunale che ha dato il servizio in gestione tramite l'assegnazione di un bando complessivo che include anche il Lato B e e il chiosco dell'anfiteatro di Santa Lucia.
"Nonostante un’estate prolungata – denuncia Soldi – il chiosco-container di Ponte Petrino ha chiuso i battenti già a metà di settembre, svelando una scarsa attrattività e di conseguenza una mancanza di accortezza nella pianificazione urbanistica. È del tutto evidente che, anche con condizioni climatiche ideali, l’investimento non ha raggiunto l’obiettivo prefissato.Tale scenario risulta particolarmente grave e contradditorio quando l’amministrazione propaganda progetti di de-cementificazione, ma nel contempo sacrifica con leggerezza aree già verdi. In conclusione, emerge un difetto di pianificazione oltre a una mancanza di coerenza politica e di sagacia nella gestione delle risorse pubbliche. L’amministrazione dovrebbe valorizzare l’intuito del privato nel valutare la sostenibilità economica di un progetto, evitando fallimenti costosi e deleteri per il patrimonio verde della città, come evidenziato dai chioschi lungo il fiume Bisenzio."
"Nonostante un’estate prolungata – denuncia Soldi – il chiosco-container di Ponte Petrino ha chiuso i battenti già a metà di settembre, svelando una scarsa attrattività e di conseguenza una mancanza di accortezza nella pianificazione urbanistica. È del tutto evidente che, anche con condizioni climatiche ideali, l’investimento non ha raggiunto l’obiettivo prefissato.Tale scenario risulta particolarmente grave e contradditorio quando l’amministrazione propaganda progetti di de-cementificazione, ma nel contempo sacrifica con leggerezza aree già verdi. In conclusione, emerge un difetto di pianificazione oltre a una mancanza di coerenza politica e di sagacia nella gestione delle risorse pubbliche. L’amministrazione dovrebbe valorizzare l’intuito del privato nel valutare la sostenibilità economica di un progetto, evitando fallimenti costosi e deleteri per il patrimonio verde della città, come evidenziato dai chioschi lungo il fiume Bisenzio."
L'assessore all'urbanistica Valerio Barberis difende le scelte fatte ricordando che sono frutto di un percorso partecipativo: "Nel progetto iniziale – spiega – era previsto anche un container in via Firenze, ma nel confronto con i cittadini è emersa la preferenza verso la realizzazione di uno spazio fitness e uno dedicato ai giochi dei bambini, e così abbiamo cambiato la destinazione delle risorse verso questa richiesta. Per quanto riguarda ponte Petrino non abbiamo avuto segnali contrari alla realizzazione dei container, non sono arrivate neppure proteste per la chiusura al 15 settembre".
Il gestore spiega che chiudere i battenti a metà del mese scorso è stata una propria scelta in base all'analisi dei dati della scorsa stagione quando è rimasto aperto fino a quasi la fine di ottobre "Con il settembre pratese – spiega Claudio Di Martino – l'afflusso delle persone cala in modo considerevole, tutto si sposta nel centro storico. Poi iniziano le scuole e le famiglie, questo è il target visto anche l'offerta più chip, escono meno. Da qui la decisione di chiudere. Il resto della stagione è andato abbastanza bene, nonostante un avvio lento in primavera a causa delle piogge". Per quanto riguarda invece il Container al cantiere l'uso non è commerciale, ma destinato alle associazioni. "abbiamo qualche offerta – spiega l'assessore – che stiamo valutando".
Nel mirino di Soldi, comunque, una gestione complessiva dei progetti portati avanti dalla giunta Biffoni. "Il caso dei container è solo l’ultimo di una serie, che include anche la Fabbrica dell’Aria e i Robot-vigilanti mai entrati in funzione, per la sorveglianza del parco fluviale, ulteriori testimonianze della leggerezza con cui l’amministrazione gestisce le risorse pubbliche".
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