88
“Mi fa estremamente piacere che la giunta comunale possa porgere il proprio saluto, e ringraziare per il grande lavoro svolto, il dottor Domenico Savi”. Ha esordito così il sindaco Roberto Cenni durante la celebrazione tenuta in Palazzo Comunale, insieme alla giunta, per il conferimento al questore uscente del “Gigliato d’Oro”, onorificenza della Città e la pergamena con la motivazione del conferimento, quale segno di amicizia, stima e apprezzamento per l’appassionato impegno personale nella direzione della Questura di Prato.”Il dottor Savi – ha sottolineato il sindaco – ha portato importanti strategie al Tavolo della Sicurezza, portando evoluzioni di grande qualità, nel contrasto ai fenomeni dell’illegalità economica e finanziaria ma non solo. Con il suo lavoro ha determinato un’opera di contenimento di questi e altri fenomeni. Per questo, e per gli ottimi rapporti istituzionali e umani che con lui abbiamo intrattenuto, ci dispiace profondamente che sia trasferito ad altro incarico. Adesso la necessità è quella di continuare il lavoro fatto sin qui, con sempre maggiori mezzi e grande consapevolezza. I fatti dimostrano come siano necessarie capacità investigative sempre più sofisticate per ottemperare ad un valido controllo del territorio. Il trasferimento del dottor Savi – ha concluso il sindaco – era previsto dallo scorso mese di dicembre ma lui con grande senso di responsabilità ha cercato di posticiparlo, nonostante si trattasse di una normale azione di avvicendamento. Al dottor Savi va quindi il Gigliato d’Oro, il nostro più sentito in bocca al lupo per l’incarico che andrà a ricoprire nella Città di Reggio Emilia e speriamo si porti nel cuore un pezzetto della nostra Prato, alla quale auspichiamo possa rimanere sempre legato”.Ricevuta l’onorificenza dalle mani del sindaco Cenni il Questore ha preso la parola: “Ringrazio la giunta e il primo cittadino – ha detto – per l’attenzione che mi hanno dimostrato. Quella sperimentata a Prato è una formula di lavoro interistituzionale unica, apprezzata e riconosciuta a livello nazionale. Una formula capace operare in modo non soggettivo ma funzionale al risultato. E’ pertanto necessario per la Città che si continui a dare risposte positive. Prato ha conquistato scenari planetari. Così come non si devono spegnere le luci della ribalta, al tempo stesso si devono rifuggire le mistificazioni che una sovraesposizione può provocare. Questi – ha concluso il Questore – sono stati anni belli, di grande impegno ma sono felice anche per i tanti colloqui avuti con i cittadini. Si tratta in definitiva di un lavoro da continuare, con capacità investigativa e intelligenza, perché Prato possa riconquistare normalità, senza perdere le proprie radici e al tempo stesso rilanciarsi, per tornare ad essere quel treno che è stata tanti anni fa. Seguirò comunque le vicende pratesi attraverso la rassegna stampa quotidiana”.