Il Politeama resta orfano del presidente, Maurizio Nardi si è dimesso. Una scelta improvvisa dopo che nell’ultimo mese è stato al centro di una polemica sorta in seguito alla rimozione delle poltrone della platea per affittare lo spazio ad iniziative private. Decisione che lo ha messo anche in contrasto con l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore alla cultura Simone Mangani.
“Da parte mia – scrive Maurizio Nardi nella sua lettera di dimissioni – non posso che ringraziare sentitamente tutti coloro che, con proposte e idee, ma anche con critiche costruttive ed opposizioni, hanno manifestato la propria vicinanza ad una realtà, nella quale, grazie a Roberta Betti, e dietro di lei, ho vissuto 30 anni della mia esistenza.”
Il presidente lascia il teatro in un momento particolarmente delicato: il 30 giugno in occasione dell’assemblea annuale dovrà essere approvato il bilancio e nominati i consiglieri in quota amministrazione comunale. Il passaggio successivo è l’impostazione del cartellone della nuova stagione teatrale, la prima senza la supervisione di Roberta Betti.Sulle dimissioni di Nardi è intervenuto anche l'assessore alla cultura Simone Mangani: "Il Politeama sarà chiamato a sostenere il peso dell'eredità di Roberta Betti , non sostituibile e chiamato altresì a ribadire la propria missione sociale in un contesto di unità se non di unanimità tra i suoi tantissimi soci. Ringraziamo Nardi che ha messo a disposizione la propria carica nel nome della coesione del teatro e della sua articolata compagine sociale. Il Comune di Prato farà la propria parte, a fianco del teatro, dei suoi lavoratori e collaboratori e del consiglio di amministrazione".
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