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Fa discutere la scelta dell'istituto comprensivo Filippo Mazzei di Poggio a Caiano di ricorrere alle cosiddette classi fluide per rispettare le regole sul distanziamento antiCovid senza rinunciare alle lezioni in presenza. Saranno due alle medie Mazzei per un totale di 15-20 alunni, una tra le prime classi delle elementari il Magnifico e una alle elementari De Amicis che assorbirà "l'esubero" delle classi prima, seconda e terza. Ogni settimana, a turno 2-3 bambini per classe, si sposterà in un'altra aula con personale dedicato. La scelta dei 6 giorni garantisce il tracciamento del contatto in 48 ore in caso di positività al Covid.
La scelta però, è contestata da una parte dei genitori sia nella sostanza che nella forma. Intanto perchè è stata comunicata all'ultimo minuto e in qualche caso a scuola già iniziata e poi perchè c'è il timore che in quella settimana gli alunni restino indietro sul programma. Un genitore che ha il figlio alle medie e che vuole restare anonimo, ci contatta per denunciare quanto ha appena scoperto a seguito di una riunione con i rappresentanti di classe che si svolta martedì 15 settembre. "Solo ora la dirigente scolastica si è accorta che non ci sono gli spazi? – afferma – e in questi 6 mesi cosa ha fatto? Se la situazione resterà questa fino a giugno ogni ragazzo perderà almeno tre settimane di lezione nella sua classe a cui dobbiamo aggiungere le normali assenze per malattia. Come è possibile garantire la continuità didattica in queste condizioni?"
La dirigente scolastica Antonella Federico accetta di parlare con Notizie di Prato per spiegarci come è arrivata alla proposta delle classi fluide, accolta prima dal collegio docenti e poi dal Consiglio d'Istituto la prima settimana di settembre. Il problema principale è lo spazio. "Alla scuola Mazzei ci sono ben 16 aule tutte uguali dove entrano solo 22 banchi con il distanziamento imposto dal governo. Dove metto gli altri 2-3 alunni a classe? Utilizziamo anche i laboratori e l'aula magna divisa a metà dal Comune per un totale di 24 aule compresa quella Covid. Dei due spazi creati alle Scuderie al momento è adeguato e utilizzabile solo uno e ho preferito riservarlo a una quinta elementare della Lorenzo Il Magnifico per praticità nei cambi di insegnante e per vicinanza alla sede.
L'unica alternativa possibile era chiedere una classe in più utilizzando il personale cosiddetto Covid che come tale è legato all'emergenza. Nel caso terminasse, come tutti noi auspichiamo, che ne sarebbe di quella classe senza docenti? Vorrei rassicurare i genitori sulla continuità didattica perchè abbiamo organizzato le lezioni in modo che quella settimana sia dedicata al consolidamento e all'educazione civica. Nessuno resterà indietro perchè gli insegnanti con più ore organizzeranno le spiegazioni delle materie in modo sfasato rispetto all'inizio delle settimane. Alle medie una delle classi fluide sarà omogenea e riguarderà solo le seconde classi. L'altra vedrà ragazzi di prima e anche di terza. Cosa che può destare perplessità ma ricordo che i ragazzi di terza a metà anno iniziano la preparazione dell'esame. L'alternativa è mettere insieme alunni di prima e seconda e di seconda e di terza. Stiamo valutando. Alle elementari invece ho preferito salvaguardare le quinte e applicare la classe fluida alle prime perchè i più piccoli sono abituati dalla scuola dell'infanzia a lavorare a gruppi. Alla Lorenzo il Magnifico erano previste classi fluide anche per la seconda, la terza e la quarta classe ma le assenze programmate (ossia gli alunni cinesi, ndr) almeno al momento ci permettono di fare senza. Alla De Amicis niente classe fluida per la quarta e la quinta e una per le prime tre. E' vero – conclude Federico – che la comunicazione poteva essere più incisiva ed è per questo che ho ritenuto fare un secondo giro di riunioni a ridosso della riapertura della scuola. Sono comunque disponibile ad ascoltare i genitori ma devono portarmi proposte collettive e non individuali. Ho 1.100 alunni da gestire".
E.B.
Edizioni locali: Comuni Medicei