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Cesare Prandelli a La Briglia per aiutare gli alluvionati: “La popolarità serve anche a questo”


L'ex ct della Nazione e allenatore della Fiorentina è il testimonial della sottoscrizione lanciata per rimettere in piedi il circolo La Spola d'Oro, danneggiato dal maltempo del 2 novembre: "E' un dovere di tutti dare sostegno a chi è in difficoltà". A portare Prandelli nella frazione di Vaiano è stato un ex medico sociale della Fiorentina che vive a Busana, piccolo centro emiliano legato a La Briglia da un vecchio rapporto di amicizia


Redazione


“La popolarità deve servire anche a veicolare messaggi di solidarietà e ad aiutare chi ha bisogno. Sono qui per fare questo, sono qui per dare una mano a un territorio che sta soffrendo”. Così Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale e allenatore della Fiorentina, che stamani si è messo in viaggio per raggiungere La Briglia, la frazione di Vaiano finita sott'acqua, come tutta la Val di Bisenzio e il resto dell'area pratese, il 2 novembre. Un viaggio iniziato a Brescia e con una tappa intermedia: Busana, piccolo centro della provincia di Reggio Emilia che da quasi mezzo secolo è unito a La Briglia da un rapporto di amicizia e dove abita Danilo Munari, ex medico sociale della Fiorentina e amico personale di Prandelli. E' stato lui, Munari, a mettere in contatto Cesare Prandelli e La Briglia, anzi Cesare Prandelli e il circolo La Spola d'Oro, il cuore della frazione, che ha continuato a battere forte nonostante i locali completamente allagati. Trentamila euro la stima dei danni. La frazione, tra le più colpite con solo poche case che si sono salvate e con un patrimonio produttivo praticamente da ricostruire, è pronta a ripartire e vuole farlo proprio dal circolo con una sottoscrizione promossa dal circolo stesso e dai consiglieri dell'Associazione Civile Bisentina, che, si spera, possa bastare a riparare i danni. Prandelli testimonial dei 1.500 abitanti che, come tanti altrove, non si sono arresi alla furia del maltempo e non si sono piegati davanti alle conseguenze devastanti.

Solidarietà, sacrificio, comunità le parole d'ordine a La Briglia che nelle ore di pioggia distruttiva e nei giorni di fango e di mobilie, di macchinari tessili e di commesse di lavoro diventati rifiuto, ha trovato nel circolo La Spola d'Oro il suo punto di riferimento, il suo quartier generale, la benzina per la macchina dei soccorsi e degli aiuti. Prandelli ha fatto sua questa reazione: “Quando Danilo mi ha parlato di questo posto e mi ha detto che alcuni suoi amici erano in grande difficoltà – ha raccontato Prandelli, stupito di aver trovato ad attenderlo anche telecamere e fotografi – mi sono subito interessato e, senza neppure pensarci, ho accettato l'invito ed eccomi qui. Spero che serva alla causa. E' un dovere di tutti collaborare e dare un sostegno”.
L'alluvione ha lasciato centinaia di migliaia di euro di danni. Una frazione stravolta. Strade ancora piene di fango, cumuli di rifiuti da rimuovere, abitazioni con i sacchi di sabbia alle porte perché non si sa mai con queste allerte meteo che si ripetono.
“Siamo grati a Prandelli e a Munari – ha detto Marco Rosati, presidente del circolo – è grazie a loro se lanciamo questa raccolta di denaro che serve a rimettere in piedi questi locali. Qui, già nelle ore successive all'alluvione, sono arrivate tante persone anche da fuori per dare una mano e così abbiamo potuto spazzare via acqua e fango e preparare la domenica un pasto caldo per i volontari e i soccorritori. Il circolo è il simbolo della nostra frazione e la porta è rimasta aperta anche nei momenti più difficili. Ripartiamo da qui per ripartire tutti insieme”.
Prandelli è stato accolto da decine di persone che hanno chiesto foto, autografi o solo una stretta di mano.

Campione del calcio e campione della solidarietà Prandelli che, dopo la visita nella frazione e il pranzo a base dei famosissimi tortelli di patate, si è intrattenuto per tutto il pomeriggio, curioso di conoscere la storia de La Briglia, villaggio-fabbrica creato nella seconda metà del 1800 dall'imprenditore Beniamino Forti per dare ai suoi dipendenti non solo un lavoro ma anche un luogo nel quale vivere, nel quale socializzare e fare comunità. Una storia che resiste ancora oggi, impermeabile ai tempi che corrono e che hanno cambiato cose e persone. Da oggi ne fa parte anche Cesare Prandelli.

nadia tarantino
Edizioni locali: Val di Bisenzio
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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