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E’ un Cenni che apre al dialogo con la Provincia e la Regione, quello che tiene la prima conferenza stampa da sindaco eletto. Ma anche un Cenni che vuole dare subito un segnale chiaro a chi gli ha dato il voto chiedendo un ritorno alle regole e alla cultura della legalità. “La prima delibera che intendo adottare – ha detto il neo sindaco – è per porre fine all’abusivismo commerciale in via Pistoiese. Non è possibile tollerare la vendita sotto gli occhi di tutti di verdure e altri generi senza la minima autorizzazione”. Ma non c’è solo la guerra agli ambulanti irregolari nelle prime mosse di Cenni, che annuncia la creazione di due deleghe nuove per la giunta: quella all’Europa (“ci siamo fatti sfuggire troppi contributi comunitari”) e quella ai rapporti con le comunità di immigrati, per dimostrare che chi è in regola e accetta di vivere secondo le nostre leggi sarà bene accetto.Cenni torna poi indietro, a ieri sera. “Avevo avuto netta la percezione che poteva farcela – ammette -. Negli ultimi giorni, girando tra la gente e parlando con loro, mi sono reso conto che c’era un malumore molto forte, derivante dal fatto che le persone si sono sentite ignorate dall’amministrazione. C’era un forte bisogno di farsi ascoltare”. Sulla squadra non ha voluto sbilanciarsi, anche se pare certo un ruolo per Aldo Milone che con i suoi voti è stato determinante per la vittoria al ballottaggio. Ci sarà spazio anche per alcuni esterni, messi in ruoli chiave della giunta, anche se questo non significa una chiusura ai politici: “E’ giusto – dice cenni – che la politica si riappropri del suo ruolo di indirizzo e che i tecnici facciano il loro lavoro”.E a proposito di rapporti con gli altri enti, Cenni ha tenuto a far sapere di avere già avuto i primi colloqui sia con Martini sia con Gestri. “Con la Regione dobbiamo aprire al più presto un confronto – dice -, mentre la collaborazione con la Provincia dovrà essere strettissima. Sono convinto che il turismo sia la seconda grande carta che Prato potrà giocare insieme al tessile. E su questo tema è indispensabile che Comune e Provincia vadano a braccetto”.
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