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Una ferita “storica” nel tessuto culturale cittadino e una fresca fresca, vale a dire il destino dell’area archeologica di Gonfienti e la cessione a una biblioteca milanese del ricchissimo archivio di Malaparte. Saranno questi due dei temi più importanti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Su Malaparte pendeva già la richiesta di un quetion time presentata dal consigliere d’opposizione Massimo Taiti. Ora si aggiunge analoga richiesta dei consiglieri di Forza Italia Roberto Baldi e Rita Pieri che – alla luce della volontà espressa dall’Amministrazione Comunale sulla stampa cittadina di qualche anno fa di acquisire tale patrimonio, e soprattutto convinti che il Comune dovrebbe adoperararsi per mantenere nel proprio territorio i valori e i tesori culturali appartenenti alla città – chiedono di conoscere “quali siano stati i termini, i motivi e le condizioni dell’Amministrazione Comunale che hanno determinato, anzichè l’acquisto dell’archivio che racconta la nostra città e la nostra Toscana, la vendita di tale prezioso tesoro culturale e sociale del nostro territorio alla città di Milano”. Baldi e Pieri domandano, inoltre, se il Comune abbia intenzione di rientrare in possesso di tale patrimonio appartenente alla città di Prato o se esistono altri progetti sull’archivio Malaparte e la nostra città.I problemi legati all’area archeologica di Gonfienti e in particolare il permanere dello stato di abbandono e degrado della zona sono, invece, al centro di un’interrogazione presentata dalla consigliera di Forza Italia Rita Pieri che chiede di conoscere “le intenzioni dell’Amministrazione Comunale nell’affrontare e risolvere questa triste realtà archeologica”. Nell’interrogazione Rita Pieri sottolinea come “lo straordinario patrimonio culturale e ambientale di Gonfienti, risorsa archeologica del territorio pratese, registri un degrado generale diffuso tra i reperti archeologici”.