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Il centrodestra faccia il mea culpa sul caso Consiag e impari a tenere i rapporti con i Comuni vicini. E’ questo il senso della replica del Pd, per bocca del consigliere comunale Matteo Biffoni, alle pesanti accuse lanciate dal sindaco Cenni e dai partiti della sua maggioranza all’indomani della scelta di confermare Paolo Abati alla presidenza dell’azienda nonostante il voto contrario del Comune di Prato.“E’ sbalorditiva – dice Biffoni – la protervia politica espressa nelle dichiarazioni rilasciate da autorevoli esponenti del centrodestra a seguito dell’elezione del nuovo presidente di Consiag. Si alzano i toni, si ripete il motivetto ossessionante dei comunisti, stavolta declinato in un fantasioso “socialismo municipale”, per tentare di coprire quello che è il clamoroso deficit di politica che, ancora una volta, il Comune di Prato ha manifestato. Debole, distratto, costretto a sbraitare sui giornali per non prendere atto che l’atteggiamento tenuto prima si è rivelato sbagliato e costretto a fare i conti con la incapacità di tenere rapporti con i Comuni limitrofi. Creare un clima di scontro con quei Comuni che dovrebbero essere i tuoi interlocutori naturali, voler far pesare il proprio peso azionario a prescindere da ogni accordo, segnano una propensione alla arroganza politica di cui questa Amministrazione Comunale ha già dato svariati segnali. Il Comune di Prato ha operato solo per l’obiettivo di ottenere la Presidenza, a dispetto di tutti gli altri soci, perchè quello era lo scopo, la più visibile cambiale che il sindaco Cenni doveva pagare ai famelici partiti politici che l’hanno sostenuto (alla faccia della civicità): certo non per garantire un maggiore ritorno sociale ed economico al propri territorio. Ora verrà detto di tutto, e si troveranno tutte le giustificazioni e le scuse, ma questo passaggio ha segnato la sconfitta della politica. Al di là di tutto”.