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Non ci sta il capogruppo della Lega Nord, Emilio Paradiso ad essere bersagliato per le critiche espresse all’assegnazione di alcune delle case popolari di via di Gello a famiglie straniere e per questo fa pervenire alcune puntualizzazioni, destinate a rinfocolare la polemica politica. “Vorrei ricordare come primo punto – dichiara Paradaso – che noi contestiamo l’operazione scandalosa di spacciare delle villette di valore artistico e culturale per delle case popolari. Si tratta di una scelta economicamente e politicamente folle e fuori luogo, che ci ha lasciato in eredità l’amministrazione comunale di centrosinistra. Oltre ad avere fatto questo ci ha consegnato anche un bel buco di bilancio”.Nel mirino di Paradiso anche il canone popolare di locazione: “Contestiamo la follia di dare delle villette di lusso e pregio a 12 euro, questo indipendentemente dal fatto che siano italiani o stranieri i beneficiari”. A questo, aggiunge l’esponente leghista “si somma l’aggravante che più del 66% delle villette in questione viene assegnato a stranieri e ad alcune famiglie di zingari. Fra l’altro sembra che tra i beneficiari ci siano anche i parenti della ragazza rom che uccise un uomo all’ospedale. Ci auguriamo che non sia vero, ma al momento stiamo indagando”. Paradiso risponde con una punta d’ironia, inoltre, alle dichiarazioni del neoinsediato governatore toscano, Enrico Rossi che ha parlato di allungare da 2 a 10 gli anni necessari ad un extracomunitario per accedere alle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio popolare: “Stiamo preparando per lui una tessera ad honorem della Lega Nord, perché le sue parole ci fanno molto piacere ed è la dimostrazione che sta diventando leghista. Peccato che questo non sia avvenuto in campagna elettorale, altrimenti lo avremmo votato col voto disgiunto”. A chiudere il cerchio delle repliche il capogruppo leghista getta nella mischia politica anche una promessa: “Indagheremo sui redditi degli stranieri assegnatari dell’immobile di via di Gello e su quelli dei loro familiari, perché non ci fidiamo assolutamente delle loro autocertificazione né dei criteri d’assegnazione stabiliti dalla vecchia giunta di centrosinistra”.
Carlandrea Adam Poli