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Case popolari in via di Gello, niente di fatto nel faccia a faccia tra sindaco e Morganti


Redazione


È proseguito nell’arco di tutto il pomeriggio il duello su via di Gello lanciato dalla Lega Nord. I consiglieri regionali Gian Luca Lazzeri e Marina Staccioli hanno vergato una nota per calcare ulteriormente la mano sulla vicenda. “Ci deve essere trasparenza – ha asserito Lazzeri – per tutte le politiche sociali, soprattutto, per quanto riguarda le case popolari, le mense e gli asili. Con quello che sono costate queste strutture si potevano fare 10 appartamenti”. Piccata la presa di posizione di Staccioli: “Mi auguro che il Governatore della Toscana tenga fede alle promesse fatte e che metta per davvero il tetto massimo di dieci anni per gli stranieri residenti in Toscana che vogliono accedere alle graduatorie di edilizia pubblica. Ci devono essere più controlli – ha evidenziato – sia per gli italiani che per gli stranieri. Non è giusto che molti cittadini onesti e veramente bisognosi rimangano fuori dall’edilizia popolare”.Poco dopo le 16, Mondanelli ha colto l’occasione di due interrogazioni, presentate dalla Lega Nord e dal Partito Democratico, per ribadire in consiglio comunale che “l’amministrazione ha rispettato la legge. È la Bossi-Fini a prevedere che dopo 2 anni un extracomunitario abbia diritto ad entrare nella graduatoria per l’ottenimento di un alloggio. Continueremo, comunque, a lavorare per verificare che non ci siano professionisti dell’assistenzialismo”. Positiva la risposta della Lega, affidata al suo capogruppo Emilio Paradiso: “Ci fanno piacere le verifiche promesse da Mondanelli. Sia chiaro che non diamo la colpa a noi stessi, visto che questa operazione è tutta roba del centrosinistra”. Frasi accolte da un fragoroso applauso dal pubblico dei militanti accorso per l’occasione. Di “operazione politica che ha dato in pasto delle falsità a dei portatori dei bisogni” ha parlato il consigliere del Pd, Simone Mangani anche lui presente in mattinata all’inaugurazione delle case popolari.Poco prima, però il pezzo più importante della storia si è svolto nella stanza del sindaco l’incontro, che nelle premesse avrebbe dovuto essere chiarificatore con l’europarlamentare della Lega Nord Claudio Morganti. Ma si è concluso con un nulla di fatto, all’uscita Roberto Cenni ha confermato che su via di Gello qualsiasi strumento sarebbe stato spuntato. L’attuale emergenza, inoltre, è figlia a suo avviso della crisi del distretto e dell’aumento del numero di immigrati, andati a scontrarsi con un basso numero di alloggi popolari. Nulla, però che possa toccare le corde più sensibili di Morganti e non a caso all’uscita dall’incontro il suo volto tirato fa da pendant con le parole di netta censura del sindaco: “Non ha risposto a nessuna delle questioni che abbiamo posto. Queste villette trasformate in case popolari sono una discriminazione verso chi abita a 50 metri di distanza pagando un affitto col sudore sulla fronte. Il sindaco avrebbe potuto fermare quest’ingiustizia chiamando il presidente della Regione Rossi per chiedergli di trovare una soluzione, invece si nasconde dietro ad una legge. Possibile, invece, che ci dica sempre di no?”. Neanche per sogno secondo Morganti, che ha confermato la sua intenzione di andare all’appoggio esterno della giunta Cenni qualora non dovessero essere accolte le richieste della Lega. Scrivere un’ordinanza sul modello di quella emanata a  Verona per portare da 2 a 10 anni il tempo minimo di residenza e 5 anni di lavoro nel territorio del comune per accedere al diritto all’alloggio popolare. E la presidenza dell’Epp ad un leghista: i due nomi preferiti sono quelli anticipati da Notiziediprato.it, ovvero Emilio Paradiso e Patrizia Mascelloni. Del tutto tramontata, di conseguenza, l’ipotesi di una presidenza Braschi, seppellita questo pomeriggio anche da Roberto Cenni. Qualora il sindaco non accogliesse le istanze leghiste, lo sbocco sarebbe naturale la fuoriuscita della Lega Nord dalla giunta comunale “ma non dalla maggioranza – come tiene a precisare Morganti – voglio avere le mani libere, però non ho intenzione di buttare giù la prima amministrazione di centrodestra dopo 63 anni di giunte di sinistra”. Due incontri saranno decisivi per la Lega e per il futuro della giunta: domani mattina Claudio Morganti si incontrerà con Enrico Rossi nella speranza di trovare una via per bloccare l’assegnazione di case popolari in via di Gello. Lunedì mattina, alle 10.30 ci sarà il vertice decisivo con il sindaco per sciogliere i nodi sulle case popolari ed il rinnovo del CdA dell’Epp. Nel frattempo Morganti promette “farò diventare questo un caso nazionale ed europeo. Ho chiamato anche Striscia la Notizia”. A rendere ancora più incandescente il focolaio di protesta c’è anche l’ultima scoperta della Lega Nord, fra gli assegnatari ci sarebbe anche un cittadino italiano non indigente, dal momento che vanterebbe la proprietà di 2 negozi.

Carlandrea Adam Poli

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