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«Le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) sono un presidio fondamentale sul territorio e un aiuto prezioso che anche nei prossimi mesi sarà necessario continuare a sviluppare come strumento di sostegno e di raccordo sia con i medici di medicina generale che con quelli ospedalieri». È quanto afferma la consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti, che ha incontrato i professionisti sanitari impegnati nelle Usca pratesi nella lotta al Covid.
«Questo gruppo di medici e operatori sanitari, che lavorano in stretta collaborazione sia con i medici di base che con gli specialisti, hanno un ruolo di cerniera sul territorio – aggiunge Bugetti – si tratta di professionisti molto giovani e volenterosi, che rappresentano per i malati di Covid un sostegno serio e una speranza nel percorso di uscita della malattia. Li ringraziamo quindi per il grande lavoro che stanno facendo. Nell’ambito dell’emergenza, queste professionalità stanno acquisendo sul campo competenze che potrebbero in futuro essere riconosciute anche come crediti per coloro che vogliano intraprendere dei percorsi nel mondo sanitario».
Nel territorio della provincia di Prato sono 35 i medici e 8 gli infermieri attivi nelle 7 Usca dell’area: 1 dedicata ai Covid hotel, 1 a Poggio a Caiano, 1 in Valbisenzio, le altre a Prato e sulle rsa. Nella settimana dal 13 al 19 novembre hanno seguito 226 casi mentre nell’ultima (dal 27 novembre al 3 dicembre) i casi sono stati 137. «Il fatto che i casi siano diminuiti non deve far calare la prudenza – commenta Bugetti – ma, anzi, farci capire che è proprio questa la strada da seguire».
Le Usca hanno una dotazione di strumenti che può essere incrementata attraverso donazioni (le informazioni sul sito web nella sezione “Donazioni Covid-19). Nei prossimi giorni Bugetti incontrerà i medici di base.
«Questo gruppo di medici e operatori sanitari, che lavorano in stretta collaborazione sia con i medici di base che con gli specialisti, hanno un ruolo di cerniera sul territorio – aggiunge Bugetti – si tratta di professionisti molto giovani e volenterosi, che rappresentano per i malati di Covid un sostegno serio e una speranza nel percorso di uscita della malattia. Li ringraziamo quindi per il grande lavoro che stanno facendo. Nell’ambito dell’emergenza, queste professionalità stanno acquisendo sul campo competenze che potrebbero in futuro essere riconosciute anche come crediti per coloro che vogliano intraprendere dei percorsi nel mondo sanitario».
Nel territorio della provincia di Prato sono 35 i medici e 8 gli infermieri attivi nelle 7 Usca dell’area: 1 dedicata ai Covid hotel, 1 a Poggio a Caiano, 1 in Valbisenzio, le altre a Prato e sulle rsa. Nella settimana dal 13 al 19 novembre hanno seguito 226 casi mentre nell’ultima (dal 27 novembre al 3 dicembre) i casi sono stati 137. «Il fatto che i casi siano diminuiti non deve far calare la prudenza – commenta Bugetti – ma, anzi, farci capire che è proprio questa la strada da seguire».
Le Usca hanno una dotazione di strumenti che può essere incrementata attraverso donazioni (le informazioni sul sito web nella sezione “Donazioni Covid-19). Nei prossimi giorni Bugetti incontrerà i medici di base.
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