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Il Comune di Prato e la Città metropolitana di Bologna hanno rinnovato il protocollo triennale per il rilancio e lo sviluppo dell’Appennino. Tre gli obiettivi: contrastare lo spopolamento attraverso l’attrazione di nuovi cittadini, sostenere le attività esistenti provate dalla pandemia e favorire l’insediamento di imprese innovative.
Lo strumento operativo sarà il Tavolo Prato-Bologna, coordinato dai due enti e composto dalle Unioni dei Comuni dell’Appennino bolognese e della Val Bisenzio, oltre che dai Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno: invitati permanenti saranno i rappresentanti delle due Regioni e i due enti di promozione turistica regionale. Dopo il successo del primo banco di prova che ha visto la nascita della Via della Lana e della Seta, percorsa in due anni da 2.100 persone e lungo cui sono nate nove strutture ricettive, l’alleanza extraregionale punta a rafforzare questo percorso turistico che collega Bologna a Prato facendo emergere nuove opportunità. In questo perimetro si collocano le tre azioni del protocollo firmato ieri: la riduzione dell’impatto degli imminenti e lunghi lavori di adeguamento della Direttissima, il centro ricerche Enea al Brasimone e la nuova ciclovia che collegherà i territori appenninici con i capoluoghi.
Lo strumento operativo sarà il Tavolo Prato-Bologna, coordinato dai due enti e composto dalle Unioni dei Comuni dell’Appennino bolognese e della Val Bisenzio, oltre che dai Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno: invitati permanenti saranno i rappresentanti delle due Regioni e i due enti di promozione turistica regionale. Dopo il successo del primo banco di prova che ha visto la nascita della Via della Lana e della Seta, percorsa in due anni da 2.100 persone e lungo cui sono nate nove strutture ricettive, l’alleanza extraregionale punta a rafforzare questo percorso turistico che collega Bologna a Prato facendo emergere nuove opportunità. In questo perimetro si collocano le tre azioni del protocollo firmato ieri: la riduzione dell’impatto degli imminenti e lunghi lavori di adeguamento della Direttissima, il centro ricerche Enea al Brasimone e la nuova ciclovia che collegherà i territori appenninici con i capoluoghi.
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