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Dopo quello con il ministro delle politiche comunitarie Ronchi, il Tavolo di distretto ha avuto un secondo faccia a faccia con un alto esponente del governo: il ministro per le Attività produttive, Claudio Scajola. L’incontro è avvenuto all’aeroporto militare di Pisa, con le modalità che, visto anche il contesto che lo ha ospitato, possiamo definire un blitz: pochi minuti, sufficienti però a spiegare al ministro che Prato ha bisogno, in tempi brevi, di “interventi specifici e straordinari finalizzati alla salvaguardia delle potenzialità del distretto”. La delegazione del Tavolo di distretto era costituita dal presidente della Provincia Massimo Logli, dal vicepresidente della Camera di commercio Giovanni Nenciarini e dal presidente dell’Unione industriale Riccardo Marini, che hanno approfittato della presenza a Pisa del ministro Scajola per la manifestazione Manifutura festival.“Finalmente abbiamo aperto un canale di relazione con il Governo – commenta Logli – Certo siamo ancora in attesa di risultati concreti che da oggi sembrano un po’ più vicini da raggiungere. Abbiamo registrato attenzione e interessamento e questo, dopo le ripetute richieste di incontro con il Governo e la mobilitazione del 28 febbraio, costituisce un primo obiettivo raggiunto”. Logli, Marini e Nenciarini, hanno presentato al ministro i contenuti del “pacchetto Prato” concordato dal Tavolo di distretto. Temi prioritari, con il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, l’accesso al credito per le imprese e la fruibilità del Fondo di garanzia implementato dal Governo per fronteggiare la stretta creditizia. “Abbiamo spiegato che la questione tempo è decisiva. La richiesta è quella di intervenire entro fine aprile sull’accessibilità al credito – spiega ancora Logli – Avvieremo a giorni i contatti con la struttura tecnica del ministero. Vogliamo raggiungere l’obiettivo di ottenere misure di sostegno per le imprese, soprattutto per quelle che si sono impegnate a investire e innovare”.