L'arte come medicina, il museo come una grande famiglia. Dal 19 ottobre, tutti i giovedì mattina il Centro Pecci, spalanca le sue porte alle persone affette da morbo di Parkinson, alle loro famiglie e ai caregivers. Una patologia degenerativa terribile più frequente di quello che si pensi. Solo alla neurologia pratese sono in carico 1.500 pazienti affetti da questo male. Su indicazione dei medici, potranno partecipare ai laboratori creativi e di movimento con il metodo dance well coprogettati dal Fresco Parkinson Insistute e dal dipartimento educativo della Fondazione per le arti contemporanee Pecci nell'ambito del percorso che mette insieme arte e benessere, iniziato lo scorso maggio con la mostra di opere realizzate da persone con Parkinson. “Siamo orgogliosi di veder partire questa progettualità con il Centro Pecci, con il quale si è creata un’immediata sinergia grazie alla condivisione degli obiettivi principali di inclusività e di miglioramento della qualità della vita dei malati di Parkinson e delle loro famiglie. Un grazie sentito a Roberto Casarotto, ideatore del metodo Dance Well e agli insegnanti, alle arte terapeute e ai medici della Neurologia di Prato che ci supportano in questa avventura”.
E' stato proprio grazie alla vendita all'asta di quei dipinti, in una cena con 160 partecipanti, ospitata al museo, che è stato possibile finanziare questo progetto. In quell'occasione furono raccolti 70mila euro a cui si aggiungono I 15mila della Fondazione Cassa di risparmio di Prato. “Attraverso questo nuovo programma, articolato in due laboratori, – spiega Irene Innocente, coordinatrice dipartimento delle attività educative del Pecci – il Centro amplia il suo impatto sulla comunità con una particolare attenzione alle persone con fragilità, un aspetto su cui il dipartimento Educazione si concentra sin dagli anni Novanta. Prosegue con questo progetto la promozione del benessere mentale e fisico attraverso la relazione delle persone con l’arte”.
Arte e benessere, il Pecci spalanca le sue porte ai malati di Parkinson
L’obiettivo è quello di sostenere le persone con il Parkinson, le loro famiglie e i caregivers attraverso la realizzazione di laboratori di danza e di attività espressive
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