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Aperti quattro “scrigni” per il doppio appuntamento delle giornate d’autunno del Fai


Per due fine settimane si potranno visitare gli orti di San Niccolò, villa Guicciardini a Usella, la Pieve di San Giovanni Decollato a Montemurlo e quella di San Lorenzo a Montalbiolo. Fuori provincia il museo della Galileo


Redazione


La magia degli orti di San Niccolò che per anni hanno dato sostentamento alle suore, la strumentazione del museo della Galileo, la pieve di san Giovanni decollato a Montemurlo, la villa Guicciardini a Usella e la Pieve di San Lorenzo a Montalbiolo nel comune di Carmignano. Sono questi i luoghi scelti dal Fai di Prato per le giornate d’autunno, organizzate per il fine settimana del 17/18  e del 23/24 ottobre.
“Sono piccoli scrigni sparsi sul nostro territorio – ha spiegato Paolo Gori capo delegazione Fai prato – che per quattro giorni potranno essere ammirati da tutti, grazie anche alle spiegazioni dei nostri ciceroni. Il fai, nonostante i tempi difficili che stiamo vivendo continua a promuovere il bello e l’arte”.
Visite organizzate nel rispetto di tutti i protocolli anticontagio: “E’ necessario prenotarsi sul nostro sito – ha spiegato Rosita Balestri presidente regionale del fai – le visite sono per piccoli gruppi, ciascuno dovrà portarsi la mascherina personale, mentre prima dell’ingresso misureremo la temperatura. Tutti i partecipanti sono tracciati, quindi tutto si svolgerà in regime di sicurezza, il contributo per ogni visita è di 3 euro”.
La Pieve di Montemurlo è candidata a luogo del Fai, per questo durante la visita è possibile firmare per sostenere la candidature, maggiori sono le firme più altre le probabilità che il Fai possa contribuire nel restauro dell’organo conservato all’interno della chiesa.
Ecco il programma
Visita ai tre orti di San Niccolò. Sabato 17 e domenica 18 sabato 24 e domenica 25 ottobre. Il conservatorio il prossimo anno festeggerà i 700 anni dalla fondazione, le giornate del fai sono un’anteprima della grande festa, aperta a tutti, che verrà organizzata il prossimo 1 aprile. L’orto di fabbrica compreso tra il Noviziato e il Monastero, cinto non dalle mura cittadine, ma dai corpi di fabbrica in cui si articola San Niccolò. L’orto di Vigna che ancora si riconosce come orto vero e proprio con un’estensione di oltre un ettaro. Dentro questo perimetro le mura trecentesche della città sono rimaste integre, visibili in una prospettiva inaspettata. L’orto di Gosto è quello che più somiglia a un giardino e la dimensione più raccolta gli conferisce un carattere più intimo e domestico. Ai tre orti ricordati si aggiunge, un ulteriore spazio: quello del Chiostro trecentesco che pur rivestendo, all’interno del complesso monastico, una funzione anche simbolica differente, è stato utilizzato, almeno in certi periodi, come orto, perché immediatamente collegato alle grandi cucine.
Visita antico Borgo e Pieve di San Giovanni Decollato a Montemurlo. Sabato 17 e domenica 18 sabato 24 e domenica 25 ottobre. Fino al 1537 Montemurlo era un borgo incastellato con Pieve, sede comunale e case per circa 500 abitanti. Montemurlo viene nominato per la prima volta nel contratto di vendita di una casa il 13 dicembre 1019, nel 1066 si parla del Castello di Monte Murlo costruito dai conti Guidi e nel 1096 è documentata la Pieve dedicata dal 1269 a S. Giovanni Battista (nel 1096 la Pieve era intitolata a San Pietro). La Pieve conserva opere artistiche di grande pregio (Matteo Rosselli, Giovanni Stradano, Francesco Granacci) Nel 1821 il pievano Raffaello Scarpettini la dotò di un organo realizzato della ditta Agati di Pistoia con 24 registri e 1050 canne.
Visita alla Pieve rurale di San Lorenzo a Montalbiolo Carmignano. Solo sabato 17 e domenica 18 ottobre. Sulle pendici della collina di Montalbiolo, nel comune di Carmignano, a dominare la piana di Prato e Firenze, sorge la Pieve rurale di San Lorenzo. Documentata dal 1000, con campana datata 1111, la chiesa presenta una facciata semplice: tetto a capanna e paramento murario in filaretti regolari di pietra arenaria, un portale rettangolare con una finestra inserita nel Settecento. La zona era nel Medioevo enclave pratese in un territorio conteso fra Firenze e Pistoia, e formava, fin dal tempo della Repubblica Fiorentina, una delle 45 Ville del Contado di Prato, come documenta il fatto che fino alla prima metà del XIX secolo il Ceppo forniva le doti alle fanciulle bisognose di Montalbiolo, e che Villa La Torre, poco lontana dalla chiesa, era l’antico podio di Prato, cioè una struttura fortificata.
Visita al Museo Officine Galileo a Campi Bisenzio. Solo sabato 24 e domenica 25 ottobre. Sono una grande eccellenza le Officine Leonardo ex Galileo e il suo Museo. Un’occasione per confrontarsi con le scoperte e la produzione di strumenti ottici e di grande precisione all’avanguardia fino dalla loro creazione. Il Museo delle Officine Galileo in Via Albert Einstein, 35, a Campi Bisenzio è stato fondato nel 2006, dall’allora Galileo Avionica, oggi Divisione Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale nello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) che, fondendo sotto lo stesso marchio varie aziende italiane del settore della Difesa e spazio, aveva rilevato l’eredità delle Officine Galileo di Firenze, una delle più antiche aziende italiane di alta tecnologia. Il Museo è dedicato alla storia degli strumenti ottici ad alta precisione ed è organizzato per settori tecnologici: la meccanica di precisione, la fotografia, la meccanica pesante, l’idraulica e la radaristica. Villa Guicciardini a Usella Cantagallo. Solo sabato 24 e domenica 25 ottobre La Villa Guicciardini a Usella (Via Nuova per Migliana, 1) nel comune di Cantagallo è una dimora, elegante e prestigiosa, appartenuta prima alla famiglia degli Alberti, poi alla famiglia fiorentina dei Bardi, imparentata con i Medici e, infine, agli inizi dell’Ottocento i beni della villa e i relativi annessi passarono ai Guicciardini. La villa è abbracciata da un meraviglioso parco secolare all'interno del quale si trova un giardino all'italiana, commissionato dal conte Guicciardini all'architetto Pietro Berti nel 1890, con aiuole a disegni geometrici, vasche d’acqua a uso vivaio e per alimentazione delle fontane del parco, limonaie per il ricovero invernale dei numerosi agrumi e un pergolato con tralci di vite e rose rampicanti. La visita include le stanze al piano terra della villa comprendenti le due sale nobiliari e la cappella.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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