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Ancora una fumata nera dalla conferenza dei servizi per il nuovo aeroporto di Peretola. La seconda riunione, tenutasi oggi a Roma nella sede del ministero delle Infrastrutture e trasporti a Roma, si è chiusa con un altro nulla di fatto e nessuna decisione definitiva. Tutto è stato aggiornato al 29 gennaio.
Erano presenti i delegati dei comuni di Firenze, Prato, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, Città metropolitana di Firenze, Regione Toscana, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Firenze, Enac, Autorità di Bacino, ministero dell'Ambiente, Mibact, Consiag.
Il rinvio dipenderebbe dagli approfondimenti richiesti dal Mibact sullo spostamento del lago di Peretola a Signa.
Secondo un comunicato del Comune di Firenze il rinvio è da imputare a una richiesta da parte del Mibact di una "ulteriore definizione di dettaglio progettuale degli orti compresi fra il nuovo laghetto di Signa e la strada a oggi prevista".
Secondo la versione fornita dal governatore Rossi sarebbero due le questioni rimaste in sospeso: "la realizzazione del laghetto nell'area di Signa e la previsione della costruzione di un'infrastruttura nelle sue vicinanze, entrambe opere al di fuori dell'area aeroportuale vera e propria". "Da quanto è emerso – sottolinea Rossi in una nota – il Mibact ritiene quel luogo idoneo per la localizzazione del lago e i problemi riguardano esclusivamente la definizione del progetto, ritenuto ad oggi troppo generico. Dunque si tratta, a mio parere, di un problema risolvibile prima del prossimo appuntamento".
Erano presenti i delegati dei comuni di Firenze, Prato, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, Città metropolitana di Firenze, Regione Toscana, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Firenze, Enac, Autorità di Bacino, ministero dell'Ambiente, Mibact, Consiag.
Il rinvio dipenderebbe dagli approfondimenti richiesti dal Mibact sullo spostamento del lago di Peretola a Signa.
Secondo un comunicato del Comune di Firenze il rinvio è da imputare a una richiesta da parte del Mibact di una "ulteriore definizione di dettaglio progettuale degli orti compresi fra il nuovo laghetto di Signa e la strada a oggi prevista".
Secondo la versione fornita dal governatore Rossi sarebbero due le questioni rimaste in sospeso: "la realizzazione del laghetto nell'area di Signa e la previsione della costruzione di un'infrastruttura nelle sue vicinanze, entrambe opere al di fuori dell'area aeroportuale vera e propria". "Da quanto è emerso – sottolinea Rossi in una nota – il Mibact ritiene quel luogo idoneo per la localizzazione del lago e i problemi riguardano esclusivamente la definizione del progetto, ritenuto ad oggi troppo generico. Dunque si tratta, a mio parere, di un problema risolvibile prima del prossimo appuntamento".
Dubbi che potrebbero essere sciolti nella prossima riunione ma intanto i sostenitori del no all'aeroporto "guadagnano" altri due mesi, utili soprattutto in vista del pronunciamento del Tar sul ricorso contro la Via ministeriale a favore del masterplan. L'ultima udienza è prevista il prossimo aprile. Due orizzonti temporali non lontani.
Durissimo contro il fronte del si il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, sul cui territorio ricade buona parte della nuova pista dello scalo fiorentino: "Ancora una volta, nonostante i proclami della vigilia, le velleità di chi vuole a tutti i costi il nuovo aeroporto si sono scontrate con la realtà. Il dato emblematico, però, sono stati i tentativi da parte del Mit di chiudere oggi la conferenza, dando il via libera allo stravolgimento del nostro territorio".
Sesto attacca anche il ministro dei trasporti Toninelli, oggi assente: "Abbiamo assistito anche oggi ad una brutta pagina in cui la politica è stata del tutto assente. E' impensabile che di fronte ad un progetto così grande il Governo non sia in grado di esprimere una posizione".
Durissimo contro il fronte del si il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, sul cui territorio ricade buona parte della nuova pista dello scalo fiorentino: "Ancora una volta, nonostante i proclami della vigilia, le velleità di chi vuole a tutti i costi il nuovo aeroporto si sono scontrate con la realtà. Il dato emblematico, però, sono stati i tentativi da parte del Mit di chiudere oggi la conferenza, dando il via libera allo stravolgimento del nostro territorio".
Sesto attacca anche il ministro dei trasporti Toninelli, oggi assente: "Abbiamo assistito anche oggi ad una brutta pagina in cui la politica è stata del tutto assente. E' impensabile che di fronte ad un progetto così grande il Governo non sia in grado di esprimere una posizione".