Categorie
Edizioni locali

Ampliamento ospedale, posata la prima pietra: tra tre anni ci saranno cento posti letto in più


La palazzina, che ha un costo complessivo di 25 milioni e mezzo, sarà pronta a novembre 2025 e operativa dalla primavera del 2026. I posti letto passeranno dagli attuali 540 a 644. Il sindaco: "Per la città è un grande traguardo, c'è voluto tempo ma ce l'abbiamo fatta"


Redazione


Ottocentosettantacinque giorni di lavori per realizzare l'ampliamento dell'ospedale e altri 150 per renderlo operativo: se il tabellino di marcia sarà rispettato, a primavera 2026 la capacità ospedaliera passerà dagli attuali 540 a 644 posti letto. Venticinque milioni e mezzo di investimento: 10 arrivano dallo Stato, quasi 9 dalla Regione Toscana e quasi 7 sono della Asl Toscana centro.
Oggi, lunedì 31 luglio, la posa della prima pietra per la costruzione della palazzina Biancalani, estensione del Santo Stefano intitolata al vicesindaco di Prato, Luigi, scomparso ad agosto dello scorso anno, figura centrale nel campo della sanità e del sociale.
“L'ampliamento dell'ospedale di Prato arriverà al traguardo e su questo non ci sono dubbi – ha subito precisato il presidente della Regione, Eugenio Giani, riferendosi alle incertezze relative alla revisione dei fondi Pnrr annunciata dal Governo – realizziamo una struttura determinante per migliorare il funzionamento dell'ospedale che certamente, per come è ora, soffre di una carenza di posti letto. Oggi il percorso di ingrandimento diventa irreversibile: si fa, noi siamo quelli del fare”. Insomma, non ci sarà un secondo errore dopo quello che nel 2013 ha consegnato alla città un ospedale oggettivamente piccolo, sottodimensionato, criticato, mai apprezzato.

Con addosso caschetto, guanti e pettorina da lavoro, Giani e il sindaco, Matteo Biffoni, hanno messo i primi mattoni sull'area del cantiere ricavata davanti al pronto soccorso, tra la palazzina dei servizi e il parcheggio dei dipendenti. La correzione di un errore o il traguardo di un obiettivo? Il sindaco spegne qualsiasi accenno di polemica: “Si risponde ad una necessità – il suo commento – si soddisfa un'esigenza. Negli anni le cose cambiano, i bisogni cambiano e questo ampliamento è la risposta ad una città che continua a crescere, a una comunità che ha peculiarità che non possono essere considerate e interpretate solo con numeri e tabelle: è un errore che hanno fatto e ancora fanno quelli che non conoscono la realtà pratese”.
La palazzina Biancalani rappresenta, come ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, “uno degli investimenti di edilizia sanitaria tra i più importanti della Toscana che porterà benefici e vantaggi anche a chi non abita in questa area”. Considerevole il costo, rilevante la complessità del progetto: l'ampliamento – 7.500 metri quadrati in tutto – consiste in un edificio con quattro livelli compreso il seminterrato. Il dettaglio delle aree di degenza: al piano terra il Dipartimento salute mentale con 12 posti letto e 9 ambulatori; al primo piano 53 posti letto di cui 4 per immunodepressi; al secondo piano l'oncologia con 39 letti tra ricovero ordinario e day hospital, ambulatori, laboratorio traslazionale e bioinformatica. In più sarà costruito un parcheggio per i dipendenti con 140 posti auto, una parte dei quali in sostituzione di quelli che verranno assorbiti dall'ampliamento.
Santo Stefano e palazzina Biancalani saranno collegati da un tunnel sotterraneo e da un corridoio coperto previsto all'altezza del primo piano.
“Una novità certamente positiva anche se nasce come toppa alle carenze strutturali del nuovo ospedale – le parole di Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia – una toppa tardiva per di più. Per fortuna oggi siamo ad una svolta e dobbiamo guardare al futuro evitando di ripetere gli errori del passato”. L'onorevole Mazzetti ha espresso grande apprezzamento per la scelta di intitolare l'ampliamento a Luigi Biancalani (“concittadino che si è speso sempre, in politica e nel volontariato, per il bene comune”) e ha richiamato la contrarietà del suo partito alla demolizione del vecchio ospedale: “Purtroppo i risultati si sono visti e a farne le spese sono stati, come sempre, i cittadini”.
La posa della prima pietra viene salutata con soddisfazione dal Centro per i diritti del malato: "Il nostro Santo Stefano diventerà meno piccolo. Tenuto conto della popolazione residente, attualmente  mancano almen 200 posti letto con relativi servizi. Ne arriveranno un centinaio nel 2026, di sicuro un contributo importante".  
L'appalto è stato assegnato alla Nbi, azienda di costruzioni romana (la seconda classificata, la Nigro Costruzioni di Prato, ha presentato un ricorso che è attualmente pendente al Consiglio di Stato dopo che il Tar ha validato la scelta della Asl); via via che i lavori avanzeranno, le ditte, riunite in Raggruppamento temporaneo di imprese, arriveranno ad una quindicina; soltanto un soggetto pratese, lo studio tecnico Edilprogetti.

nadia tarantino
Edizioni locali: Prato
logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia