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Ammortizzatori sociali e cassa integrazione, Malucchi (Cgil): “L’Inps di Prato ha fatto il massimo”


Lettera aperta al sindaco Biffoni per illustrare, numeri alla mano, il lavoro fatto dai dipendenti dell'Istituzione nazionale della previdenza sociale in queste settimane. "Le richieste inevase riguardano moduli incompleti o inesatti, il resto è stato autorizzato e retribuito"


Redazione


“Tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto, lo sforzo è stato massimo e se qualche pratica non è andata in porto è dipeso da compilazioni incomplete o sbagliate”. E’ lo stringatissimo riassunto della lettera che il segretario generale Funzione pubblica Cgil Prato, Sandro Malucchi, ha inviato al sindaco Matteo Biffoni, a proposito della discussa erogazione della cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali da parte dell’Inps.
Malucchi lascia che siano i numeri a far comprendere il lavoro portato avanti in queste settimane dai dipendenti dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. “L’ufficio ha elaborato 4.127 pratiche relative alla Cassa integrazione guadagni ordinaria e tutte – precisa il sindacalista – sono state autorizzate e retribuite. Le 940 domande arrivate per il Fondo di integrazione salariale sono state definite e pagate. La Cassa integrazione guadagni in deroga è stata retribuita in 3.055 casi rimandando alla Regione le 190 posizioni che non riguardavano la provincia pratese. Complessivamente sono stati pagati 8.122 ammortizzatori sociali e 155 sono in fase di elaborazione e – continua Malucchi – stiamo parlando della totalità di quanto era possibile pagare su un numero complessivo di 10.523 richieste che sono state trattate dall’Inps, molte delle quali risultate incomplete o inesatte all’atto della compilazione dei moduli e perciò soltanto sottoposte a revisione e integrazione da parte delle imprese”.
Numeri per dire che “l’impegno profuso dall’Inps pratese non solo ha permesso la rapida erogazione, come raccomandato a livello nazionale, ma si è contraddistinto per un indice di produttività di 13 punti più alto rispetto alla media toscana e per una tempestività nel dare risposta alle richieste – oltre 40 al giorno – arrivate tramite lo sportello telefonico, per le prestazione Covid, pari al 98,15 per cento nell’arco dei cinque giorni successivi alla presentazione della domanda”.
Malucchi spiega che restano senza risposta le domande per il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato: “Si tratta di pratiche che non vengono fatte dall’Inps ma dal fondo stesso che soffre il ritardo dei trasferimenti delle risorse aggiuntive da parte dello Stato”.
Malucchi conclude la lettera indirizzata al sindaco Biffoni con la convinzione che ”lo sforzo delle istituzioni locali e delle associazioni di rappresentanza debba andare nella direzione di un sollecito al Governo al fine di rimuovere gli ostacoli al finanziamento al Fondo”. “Credo – si legge ancora – che si debba esprimere un plauso particolare agli addetti dell’Inps di Prato che hanno fornito ai lavoratori in cassa integrazione le risposte che si devono in uno Stato civile che abbia nel sistema del welfare la ragione della propria democrazia”.

Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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