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Doppio sopralluogo nel Pratese oggi 14 novembre per il presidente della Regione Eugenio Giani e l'assessore alla Protezione civile Monia Monni. Giani, nel pomeriggio, è stato a Montemurlo con il sindaco Simone Calamai per un sopralluogo ai lavori di ripristino ai danni provocati all'alluvione.In particolare il sindaco ha portato il presidente Giani è stato sul torrente Bagnolo, sia nella parte bassa che passa nel centro abitato, sia nella parte collinare, dove l’ingrossamento del torrente in sole poche ore ha causato devastazione in varie zone come nel tratto della via Bagnolo di sopra che porta a Cava Guarino. La strada, nell’approssimarsi al torrente Bagnolo, è sparita in una voragine di almeno 20 metri d’ampiezza. L’acqua si è portata via anche un ponte in cemento e i detriti scesi a valle sono impressionati per quantità.
Il sindaco Calamai ha fatto presente al presidente Giani che, anche solo considerando i soli spazi a carattere pubblico, i danni si potranno aggirare probabilmente intorno ai 4 o 5 milioni di euro.
L'assessore Monni, invece, è stata in Val di Bisenzio per un incontro operativo con i sindaci dei Comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo. Con lei c'era il direttore regionale dell’area protezione civile e difesa del suolo Giovanni Massini. Assessora, sindaci e tecnici hanno poi effettuato un sopralluogo al torrente Trescellere, in centro a Vaiano, corso d’acqua che il 2 novembre ha rotto la propria tombatura ed ha esondato allagando l’abitato.
“La dimensione dell’evento meteorologico che ha colpito la Toscana il 2 novembre è epocale – ha ricordato Monni valutando i danni insieme ai sindaci di Vaiano, Primo Bosi, di Vernio, Giovanni Morganti e di Cantagallo, Guglielmo Bongiorno – I dati che abbiamo evidenziano che non era mai avvenuta nella storia recente qualcosa di simile. Abbiamo fatto molto per rendere i territori più resilienti a quei cambiamenti climatici che qualcuno fino ad oggi persino negava – ha proseguito Monni – con i sindaci di Vernio, Cantagallo e Vaiano ci siamo presi l’impegno di lavorare ancora di più, sia per gli interventi immediati di ripristino che per l’ulteriore messa in sicurezza del territorio della Val di Bisenzio. Il Trescellere è un torrente tombato che passa nel centro del paese, sotto abitazioni e luoghi pubblici, che il 2 novembre è letteralmente ‘esploso’ per la pressione dell’acqua, rompendo la tombatura ed allagando il centro di Vaiano. Oggi è stato ripulito, sono state rimosse le tombature ed è stato ricondotto nel suo alveo naturale, ed ora dovrà essere ricostruito un nuovo rapporto tra il torrente e l’abitato".
“Con la Regione abbiamo condiviso tutta la gravità della situazione della Val di Bisenzio a dodici giorni dal l’evento che ha segnato in modo decisivo la sua storia – hanno detto i sindaci Bosi, Morganti e Bongiorno – Nei nostri Comuni, ad oggi, si contano oltre 200 eventi franosi mentre il reticolo idraulico minore, che si caratterizza per la presenza di decine di torrenti, ha bisogno di interventi urgenti che consentano di recuperare la capacità di contenimento degli alvei. Non c’è tempo da perdere e stiamo lavorando con interventi in somma urgenza. Alla Regione abbiamo chiesto di intensificare il già buon lavoro di squadra, invece dal Governo ci aspettiamo che affronti il problema delle aree montane e la necessità di investire risorse ingenti, che devono arrivare dal Governo, per fronteggiare il problema del dissesto idrogeologico che unito ai nuovi fenomeni climatici costituisce la vera emergenza del nostro Paese”.
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