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Alluvione, Mazzanti (FdI): “Montemurlo terra di cementificazione, le nostre denunce cadute nel vuoto”


Il consigliere comunale annuncia di aver formalizzato una richiesta per sapere quali interventi di manutenzione sono stati fatti nel tempo sui corsi d'acqua e sulle paratie. "Per ogni zona va fatta una riflessione ad hoc. Quanto alla stretta sul consumo del suolo di cui ha parlato il presidente Giani, nulla di nuovo per noi: lo diciamo da anni"


Redazione


“E' necessario capire cosa non ha funzionato, se ci sono stati fattori che hanno aggravato la situazione”. Conclusa la fase dell'emergenza dopo l'alluvione del 2 novembre, il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Montemurlo, Matteo Mazzanti, annuncia di aver formalizzato una richiesta “per conoscere le manutenzioni effettuate sui corsi d'acqua e se ci sono stati interventi sulle paratie”. “Dobbiamo dare risposte ai cittadini in merito a quello che è stato fatto a livello gestionale e capire cosa non ha funzionato e cosa poteva funzionare meglio, perché ad oggi i dubbi ci sono”. Il Consigliere comunale fa riferimento a diverse situazioni che sono state oggetto di discussione e di dibattito fin dal primo momento. “In primis vogliamo capire come il Comune si è preparato all’emergenza, perché da cittadino, ancora prima che da consigliere comunale, ho avuto la percezione che non ci sia stata un’adeguata comunicazione alla popolazione sui rischi di quello che stava per accadere, una diffusione delle notizie più incisiva non avrebbe certo evitato il disastro, ma almeno avrebbe potuto risparmiare danni ingenti se le persone avessero capito che sarebbe arrivato un evento del genere. Per ogni zona va fatta una riflessione ad hoc, a Morecci l’acqua ha ripreso spazi che le erano stati tolti da interventi dell’uomo, su Oste vogliamo capire se le vasche di espansione hanno funzionato in maniera corretta, se la gestione del bacino idrico possa avere in qualche maniera favorito la spinta dell’acqua del Bagnolo”. Su quest'ultimo aspetto, la puntualizzazione: “Il giorno dopo, il Bagnolo era nuovamente svuotato, a differenza ad esempio del fiume Agna che dopo la pioggia ha mantenuto un livello più alto, viene da pensare che l’acqua abbia ricevuto una spinta importante dalla parte alta che poi ha portato a scaricare con forza il flusso a valle, con le conseguenze che abbiamo visto”.
Un cenno anche sul consumo di suolo a Montemurlo, tema sollevato più volte da Fratelli d’Italia, anche in Consiglio comunale. “Il presidente della Regione, Giani, ha già parlato di una stretta alle cementificazioni dopo la tragedia, peccato che Montemurlo sia un Comune che durante questo mandato si è contraddistinto per il continuo consumo di suolo, una scelta che in momenti come questo deve fare molto riflettere. Quello che ha detto Giani dopo la tragedia noi lo sosteniamo da prima che accadesse il dramma. Adesso è tardi per tornare indietro, ma almeno per il futuro serve un’inversione di rotta”.

Edizioni locali: Montemurlo
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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