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Ripristinare in tempi brevi il contributo del Comune per la cura delle colonie feline sparse nel territorio comunale di Prato. E’ quanto chiede Cristina Sanzò, consigliere comunale del Pd, esprimendo tutta la sua preoccupazione per la sorte delle circa 800 colonie presenti a Prato per un totale stimato di circa 10mila gatti randagi. Questi vengono accuditi da volontari che, come spiega la stessa Sanzò, spesso trovano nell’operazione un valido aiuto per alleviare solitudini e disagio, svolgendo al tempo stesso un’attività encomiabile di aiuto agli animali. “Nei precedenti bilanci – spiega l’esponente del Pd – veniva assegnato un importo medio annuale di 60mila euro per le cure dei gatti delle colonie che, pur se non esaustivo, permetteva di avere una base di appoggio per le necessità mediche degli animali, le quali venivano supportate per la parte rimanente dalle associazioni stesse. Avuto notizia dell’azzeramento totale del capitolo legato alla cura dei gatti randagi, nonostante l’assessore Mondanelli si definisca animalista, posso asserire che, nei fatti, il Comune viene meno ad un obbligo di legge. Per questi motivi e, venuta a conoscenza che l’assessore vuole reintegrare i capitoli di spesa nel prossimo futuro, chiedo che tipo di provvedimento intende urgentemente mettere in atto l’amministrazione comunale per fronteggiare la necessità dei gatti collocati presso l’Oasi felina della Bogaia, nonché tutte le colonie esistenti sul territorio comunale”.