Dalla sera del 2 novembre c’è un dubbio che assale gli abitanti della zona alta di Poggetto, via Mastrigalla, via Palagina e dintorni: il fiume di acqua e fango che li ha travolti, allagando scantinati, garage e pian terreno, può essere stato determinato dallo smottamento dell’invaso privato presente in zona collinare?
Prova ne sarebbe la presenza di teli di plastica che secondo i residenti sarebbero stati stesi sui bordi del laghetto “incriminato” la notte tra il 2 e il 3 novembre. Quell’acqua avrebbe aumentato la portata di quella provocata dalle piogge e dalla mancata ricezione delle fogne a valle, problema quest’ultimo già segnalato in passato dagli stessi cittadini. Il gruppo, circa 30 persone, ha formato un comitato che poi ha formalmente richiesto al sindaco di attivarsi per disporre accertamenti da parte delle autorità competenti e se necessario i dovuti provvedimenti correttivi. “Non vogliamo buttare la croce addosso a nessuno. – afferma un membro del comitato che preferisce restare anonimo – Chiediamo solo di accertare i fatti affinché non si ripeta quanto è successo quella sera”. Sabato scorso, 11 novembre, l’assessore Leonardo Mastropieri ha incontrato i cittadini e ha compiuto anche un sopralluogo sul posto: “Non ho elementi per poter affermare l’eventuale ruolo giocato da questo piccolo invaso negli allagamenti del 2 novembre. Attendo la relazione del Genio civile che giovedì (9 novembre, ndr) ha effettuato un sopralluogo, per valutare il da farsi. Vediamo se ci saranno o meno prescrizioni da far valere nei confronti del proprietario dell’invaso e del terreno. Nel frattempo ci stiamo occupando di rimettere ordine a valle con la ripulitura dei fossetti per una corretta regimazione delle acque. Inoltre emetteremo un’ordinanza nei confronti di tutti i proprietari dei terreni a monte affinché sistemino i fossetti di scolo che insistono sulle loro proprietà in modo che l’acqua defluisca verso i ricettori senza prendere altre “strade””.
Allagamenti a Poggetto, nasce un comitato: “Chiediamo chiarezza sulle cause affinché non risucceda”
A preoccupare i cittadini è soprattutto il laghetto di un privato in zona collinare. L'assessore Mastropieri: "Attendiamo la relazione del Genio civile per avere certezze sul ruolo avuto dall'invaso e se dovranno essere imposte delle prescrizioni"
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(e.b.)
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