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Chi pianta un albero, pianta una speranza”: con questo auspicio riparte, per il terzo anno, il progetto dei boschi didattici realizzati da Unicoop Firenze nell'ambito delle proposte educative 2023/2024 per le scuole toscane. Il progetto ha preso il via alla scuola primaria D’Amico con la piantagione del bosco didattico di circa 30 piante messe a dimora nel giardino dell'istituto
"Il progetto dei boschi didattici – ha spiegato Tommaso Perrulli, responsabile proposte educative Unicoop Firenze – mette al centro la valorizzazione degli spazi all'aperto attraverso un modello molto efficace di co-progettazione con le scuole, le pubbliche amministrazioni e le nostre sezioni soci. In ogni bosco didattico mette radici una nuova comunità di alberi e, intorno a questi, una nuova comunità di persone".
Scoprire il mondo della natura creando un boschetto nel giardino della scuola: un’esperienza di educazione all’aperto dove bambini e bambine possano sperimentare ritmi, tempi e segreti della natura, crescendo insieme e prendendosi cura l’uno dell’altro. Durante questo percorso ci sarà un coinvolgimento diretto in attività sensoriali, di ricerca, condivisione, scoperta e riflessione in piccolo gruppo. Questa esperienza è pensata per sviluppare affetto, cura e rispetto per la natura e per la comunità. Il progetto permetterà di: far acquisire consapevolezza delle trasformazioni stagionali e del concetto di tempo in natura; allenarsi alla cura delle nuove piante anche attraverso un’esperienza di cooperazione tra pari con un maggior ascolto e rispetto dell’altro e delle sue necessità; imparare ad ascoltare la lingua della Natura, a vedere le relazioni tra i diversi organismi e a prepararsi a costruire una conoscenza sistemica."Il nostro ringraziamento va a Unicoop Firenze e alla Sezione Soci di Prato per la condivisione di questo progetto – ha spiegato l'assessore alla città curata Cristimna Sanzò – che permette ai nostri piccoli di sperimentare e conoscere i tempi della natura, renderli consapevoli della biodiversità esistente all'interno di un bosco. Assistere alla storia dei semi e all'esperienza della semina è qualcosa di straordinario perché quei germogli, come i nostri bambini, cresceranno e si trasformeranno in qualcosa di speciale per il loro futuro e per quello di tutta la nostra comunità".
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